Granata, che fatica raddrizzare il fiacco inizio. Ma l’eurogol del Pineto annulla lo sforzo

Il Pontedera rimedia allo stadio Mannucci una sconfitta che fa male. Rinviato l’appuntamento con la salvezza virtuale dei 42 punti

14 febbraio 2024

PONTEDERA

2

PINETO

3

PONTEDERA (3-4-2-1): Ciocci; Guidi, Calvani, Espeche (1’ st Ianesi); Perretta, Marrone (1’ st Delpupo), Ignacchiti, Angori; Benedetti, Peli (36’ st Ambrosini); Ganz (26’ st Selleri). A disp: Lewis, Vivoli, Gagliardi, Martinelli, Pretato, Cerretti, Provenzano, Salvadori. All. Canzi.

PINETO (4-3-3): Tonti; Marafini (15’ st Pellegrino), De Santis, Ingrosso, Borsoi; Sannipoli (32’ st Germinario), Lombardi, Manu (15’ st Della Quercia); Volpicelli, Gambale (10’ st Chakir), Njambe (32’ st Teraschi). A disp: Mercorelli, Grilli, Baggi, Villa, Macario, Foglia, Iaccarino. All. Beni.

Arbitro: Gemelli di Messina.

Marcatori: 20’ pt Gambale, 23’ pt Njambe; 9’ st Angori, 17’ st Peli, 42’ st Lombardi.

Note: spettatori 381; espulso Chakir al 43’ st; ammoniti Espeche, Marafini, Sannipoli, Volpicelli, Teraschi; angoli 4 a 2.

La salvezza deve attendere. Se la vittoria avrebbe consentito al Pontedera di raggiungere quei 42 punti considerati da tutti una quota di sicurezza, la sconfitta lascia invece i granata a leccarsi le ferite. Il 2-3 contro il neopromosso e non irresistibile Pineto, che fra andata e ritorno ha infilato 7 volte la porta pontederese, è infatti la sesta sconfitta casalinga e fa malissimo per il modo in cui è maturata: sotto di due reti alla fine del primo tempo, i granata erano riusciti a raddrizzare la barca, salvo capitolare nei minuti finali, colpiti dal classico eurogol. E’ stata comunque una gara condizionata da un avvio privo del mordente che aveva invece caratterizzato il Pontedera nelle gare precedenti.

Un atteggiamento che ha messo subito le cose in salita e favorito la sete di vittoria del Pineto, che non centrava l’appuntamento con i tre punti da 9 turni (3 dicembre: 1-0 al Sestri Levante). In 4’ nel cuore del primo tempo la squadra di Canzi ha subito due gol quasi fotocopia: affondo a sinistra e palla rasoterra a centro area per la gioia personale prima di Gambale e quindi di Njambe, che hanno potuto appoggiare la palla in rete pressoché indisturbati. Un altro brivido ha scosso Ciocci tre minuti più tardi – sinistro ravvicinato di Gambale sull’esterno della rete - mentre il Pontedera si è fatto vedere per la prima volta dalle parti di Tonti con un tiro abbondantemente a lato di Ignacchiti. L’unica occasione prima del tè è capitata sul destro di Peli (40’) che però ha calciato malissimo. Nella ripresa Canzi ha dato fiato agli unici due giocatori che avrebbero potuto rimettere le cose a posto, Ianesi e Delpupo, si è disposto col 4-2-3-1 e la musica è cambiata ben presto. I granata sono apparsi più spigliati e nella prima metà di frazione si sono rimessi a galla con l’appoggio di sinistro di Angori e il bel destro in contropiede di Peli. Il clamoroso ribaltone sembrava potersi realizzare (e un paio di volte il Pontedera ci è andato vicino) ma il gran sinistro di Lombardi a 3’ dal concitato finale (espulsi il direttore sportivo Zocchi e Chakir) ha spento i sogni e reso la serata amarissima. Stefano Lemmi

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