Granata, derby in crescendo. Parola magica: applicazione

Il match con la Lucchese ha visto gli uomini di Canzi recuperare lo svantaggio riuscendo ad abbassare il baricentro e a rimanere compatti dominando il gioco.

3 novembre 2023
Granata, derby in crescendo. Parola magica: applicazione

Granata, derby in crescendo. Parola magica: applicazione

Applicazione. E’ stata questa la qualità principale alla base del successo del Pontedera nel derby con la Lucchese. Una gara iniziata in salita per gli uomini di Canzi, trafitti dal vantaggio dell’ex Magnaghi (35° pt) ma capaci di ribaltarla con la doppietta di Catanese (47° pt e 32° st). Nell’analisi del 2-1 il match può suddividersi in tre fasi.

Prima fase, 1°-21° minuto. Rispetto alla partita con la Vis Pesaro, a Lucca il Pontedera anziché scegliere di essere aggressivo a tutto campo ha scelto di esserlo solo sul rinvio dal fondo e di attendere più basso Gucher e compagni con l’obiettivo di marcare stretto per non concedere troppi spazi ad un avversario che sa trattare la palla. L’inedita difesa a tre schierata da Gorgone (scelta che alla fine non ha pagato) non ha però sorpreso i granata, che in questa prima fase oltre a reclamare un rigore parso sacrosanto per fallo di Alagna su Ianesi (6°) hanno creato una chiara palla gol con Delpupo e Perretta nella stessa azione (21°).

Seconda fase, 22°-35° minuto. Il 3-4-2-1 dei locali ha prodotto la pericolosità maggiore nella parte centrale del primo tempo, quando, soprattutto sul lato destro del 3-4-2-1 granata, la catena Fedato-De Maria ha messo in difficoltà il Pontedera. Questa maggiore spinta prodotta è culminata con la rete dell’ 1-0 di Magnaghi, di testa su calcio d’angolo.

Terza fase, 36°-95° minuto. Nonostante lo svantaggio e l’uscita di Nicastro (distorsione alla caviglia) la squadra di Canzi è riuscita a non abbassare il baricentro e a rimanere compatta, manifestando un dominio pressoché totale. La porta di Stancampiano ha rischiato solo al 6° della ripresa, ma è stato l’errore di Espeche a regalare l’occasione a Guadagni, mentre il palo di Gucher al 50° è stato frutto di un calcio da fermo e non di un’azione manovrata. Il Pontedera è stato superiore nei duelli difensivi e offensivi (vinti in larga parte), nei cambi (decisivi gli ingressi di Selleri e Benedetti) acuendo i demeriti della Lucchese, che ha chiuso col 3-4-3. Martinelli ed Espeche sono risultati secondo e quarto per palloni intercettati (rispettivamente 14 e 12) in tutta la Serie C nell’11a giornata, mentre leggendo i dati, il Pontedera è la seconda squadra (primo il Pescara) tra le 60 della categoria per xG (expected goal) ossia la probabilità di un tiro di diventare un gol. E in effetti, rispetto ai pari con Recanatese e Vis Pesaro, i granata hanno corretto la mira.

Stefano Lemmi

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