Granata "Era importante vincere 4-0 non 4-1"

Pontedera, Canzi commenta la netta vittoria contro il Rimini: "La cosa che mi dava più fastidio era la casella dei gol subiti"

18 ottobre 2023

Risultatopatici. C’è anche questo nuovo termine adesso nello spesso originale frasario dell’allenatore Massimiliano Canzi. Il tecnico del Pontedera l’ha coniato lunedì sera subito dopo il 4-0 al Rimini per indicare quello che non deve essere la sua squadra, compresi lui e il suo staff: dipendente dai risultati. Pur se il navigato allenatore sa bene, come ha anche ammesso, che nel calcio, piaccia o no, i risultati e le classifiche stanno al di sopra di tutte le valutazioni, questa condizione di stress mentale finisce per nuocere, soprattutto ad una squadra giovane come quella granata. E la vittoria che mancava ormai da sei turni, ossia dopo il 2-0 al Sestri Levante alla prima di campionato, stava ritorcendosi contro la serenità del gruppo e dell’ambiente.

"Noi dello staff - ha spiegato il suo concetto Canzi – dobbiamo lavorare in funzione di quello che vediamo in campo e delle prestazioni, anche se viviamo dei risultati e il resto sono chiacchiere. Alla lunga però sono le prestazioni che portano ai risultati. Dopo il 4-1 col Pineto ho passato la settimana a dire ai ragazzi di continuare a fare prestazioni sotto l’aspetto offensivo e difensivo, non ad entrare in campo e vincere per forza, contro il Rimini ci è andato tutto bene, l’esatto contrario di quanto accaduto contro il Pineto".

"Non mi stancherò mai di dire – riprende il tecnico granata - che siamo una squadra composta da giovanissimi, e questa è una cosa alla quale non sempre viene dato il giusto risalto. La presenza di Espeche è fondamentale, sia per l’aspetto tecnico ma anche per il modo che ha di rapportarsi con i più giovani: è un vero capitano". Ma a soddisfare Canzi c’è anche il fatto che la porta è rimasta inviolata per la seconda volta: "Non aver preso gol è stato fondamentale. Il Rimini aveva un attacco composto da giocatori fortissimi, ai quali abbiamo concesso il minimo sindacale. La cosa che mi dava più fastidio era la casella dei gol subiti (12, ndr) che erano esagerati per come noi curiamo la fase difensiva. Stavolta abbiamo dato una risposta convincente. Era importante vincere 4-0, non 4-1. Anzi, avrei preferito vincere 1-0 piuttosto che 4-2".

Le parole finali sono tutte per gli ultras della gradinata nord: "Mi sento di ringraziare particolarmente gli ultras, perché per tutta la settimana hanno dato prova di grande stima nei confronti della squadra. Hanno fatto un comunicato bellissimo e sono venuti a sostenerci il giorno prima della partita: sono stati meravigliosi. E’ facile essere tifosi e salire sul carro quando le cose vanno bene. E’ invece quando vanno male che si capisce chi è con te e chi lo è solo così per dire. E gli ultras hanno dimostrato di essere con noi".

Stefano Lemmi

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