Granata Mira sprecisa e testa confusa

Pontedera, l’analisi dell’inattesa batosta (4-1) contro il Pineto. Dal black out iniziale al tentativo di ripresa fino alla spinta esaurita

12 ottobre 2023

Approccio mentale sbagliato e mira poco precisa. Sono questi i due punti cardine sui quali si fonda l’inatteso 4-1 subito dal Pineto, maturato al termine di una gara compromessa già dopo i primi 10’ dai gol di Marafini (2° pt) e Volpicelli (10° pt), che il Pontedera ha cercato di riprendere con Ignacchiti (24° pt) ma che ha mollato definitivamente nel finale con la doppietta di Chakir (43° e 49° st). La gara di domenica può essere suddivisa in tre fasi.

Prima fase: 1°-10° minuto. Il blackout iniziale non è stato causato da un problema di natura tattica, bensì di un errato approccio mentale, di concentrazione. La mancanza della dovuta aggressività in fase difensiva ha determinato la difficoltà nelle palle alte e la perdita dei duelli nell’uno contro uno. Anche ad Arezzo la squadra di Canzi aveva subito il gol dopo 12’ e quindi la cosa è da sistemare.

Seconda fase: 11°- 69° minuto. Dopo il 2-0 il Pontedera ha cominciato ad aumentare i giri e a giocare alzando il livello di aggressività. Ha cambiato mentalità, ha trovato la rete del 2-1 e ha reagito a livello tattico, favorito anche dall’ingresso di Provenzano (39° pt), giocatore dal quale sono partite le azioni più pericolose, riuscendo a creare altre quattro palle-gol con Ianesi, Benedetti e Nicastro, ma senza centrare la porta. Nonostante la clamorosa occasione fallita da Benedetti al 45°, anche nella ripresa lo stesso giocatore e la squadra in generale hanno continuato a rendersi pericolosi. Le occasioni create dal Pineto invece sono state figlie di un merito individuale, non collettivo, creato in situazioni singole.

Terza fase: 70°-96° minuto. Il Pontedera ha esaurito la spinta, le energie - e questo può essere anche a causa alla partita di Carrara, che è stata una gara vera - e non ha più proposto situazioni a livello offensivo, tranne la rete di Nicastro annullata per un tocco di mano dell’attaccante. I due gol subiti nel finale sono frutto di altrettante incertezze difensive ma dicono che il 4-1 è un passivo troppo pesante. L’xG (expected gol, che misura la pericolosità di una squadra) premia il Pontedera, che rispetto al Pineto ha avuto una maggior spinta, solo che non ha saputo sfruttarla, al contrario degli avversari. Gli uomini di Canzi non hanno fatto un passo indietro, ma si sono espressi sulla scia delle ultime due gare con Recanatese e Arezzo e nel convulso fine partita, nonostante il k.o., non hanno perso la testa né l’equilibrio anche quando Iaccarino ha colpito con uno schiaffo un giocatore granata, dimostrando di aver archiviato la gara e di concentrarsi sul Rimini.

Stefano Lemmi

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