Guiebre come Asamoah Convocazioni made in Africa

Il centrocampista chiamato dal Burkina Faso riporta alla memoria l’illustre collega. Nel 2006 l’attaccante volò ai mondiali e non fu disponibile per i playoff.

di ALESSANDRO BEDONI -
9 settembre 2023
Guiebre come Asamoah  Convocazioni made in Africa

Guiebre come Asamoah Convocazioni made in Africa

di Alessandro Bedoni

I fari, oggi, sono puntati su Abdoul Guiebre, che ha svestito la casacca canarina per indossare quella del suo paese, il Burkina Faso, che ha affrontato ieri in una gara valevole per la Coppa d’Africa l’eSwatini (nuova denominazione dello Swaziland).

Negli anni Duemila, sono stati altri i calciatori provenienti da questo continente che hanno difeso i colori gialloblù, e tra i più amati dalla gente del Braglia ci sono stati il senegalese Djomansy ’Joe’ Kamara, protagonista con la Longobarda di Gianni De Biasi, e soprattutto Asamoah Gyan (dalle nostre parti noto con il nome di battesimo, appunto Asamoah), ovvero l’attaccante che più degli altri, a livello internazionale, ha avuto risultati di grande livello. Ghanese di Accra, dove è nato il 22 novembre 1985, Asamoah arrivò a Modena, in prestito dall’Udinese, nella stagione 20042005 e non ancora diciannovenne fu fatto debuttare da Stefano Pioli nella trasferta di Crotone del 2 ottobre 2004. Ma perchè parliamo di Asamoah? Perchè anche lui dovette lasciare il Modena per la nazionale, ma in un frangente sicuramente più delicato: infatti i canarini non lo ebbero a disposizione nella sfida playoff contro il Mantova di inizio estate 2006 (con i virgiliani che passarono grazie e due pareggi), perchè dovette rispondere alla chiamata del Ghana per i mondiali in Germania, dove la sua nazionale, come tutti ricorderanno, era stata inserita nel girone eliminatorio dell’Italia.

Quel mondiale fu per lui una consacrazione: segnò, contro la Repubblica Ceca, il primo storico gol del Ghana in un mondiale, e raggiunse gli ottavi di finale. Per la cronaca, partecipò ad altre due edizioni della Coppa del Mondo (con la ‘macchia’ di un penalty fallito al 120’ ai mondiali sudafricani del 2010 contro l’Uruguay che avrebbe portato il Ghana a una storica semifinale). Nel Modena, si diceva, dovette rinunciare a quei playoff 2006 ed il 2 a 2 di Bari del 13 maggio fu la sua ultima apparizione con la maglia canarina, visto che nella stagione successiva tornò all’Udinese dove rimase due anni prima di giocare in diversi club in giro per il mondo. In quell’ultimo suo Modena formava un trio d’attacco davvero formidabile con Bucchi e Graffiedi (43 gol in tre): il suo percorso in canarino parla di 53 presenze e 15 reti in due campionati.

Di questi gol ci piace ricordare la doppietta al Braglia contro il Brescia del 25 marzo del 2006. Sotto di una rete all’intervallo per un gol di...Sasà Bruno, Pioli buttò dentro Asamoah a inizio ripresa per sfruttare la sua incredibile velocità contro una difesa estremamente alta come quella di Zeman, all’epoca al timone delle Rondinelle. Due lanci da lontano, due scatti brucianti partendo dalla propria metà campo per evitare il fuorigioco e fu un attimo presentarsi solo davanti al portiere per due reti tanto identiche quanto entusiasmanti che valsero tre punti d’oro nella rincorsa, poi riuscita, ai playoff.

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