I dati dei neroverdi. Il Sassuolo di Grosso sa vincere anche di ’corto muso’
Il Sassuolo conferma la sua forza in attacco ma mostra ambiguità in difesa. Analisi dei numeri e prospettive per il futuro.
Avrà anche un po’ rallentato nelle ultime due partite, vinte entrambe di misura contro Mantova e Südtirol, ma l’attacco del Sassuolo è ancora il migliore della B, assieme a quello del Pisa: 25 gol segnati, 11 diversi marcatori e la consapevolezza, là davanti, di avere abbondanza e qualità, in attesa del miglior Berardi (anche se già questo è più che sufficiente). Dietro, però, i numeri del Sassuolo sono però ambigui, nel senso che meritano di essere letti sotto diverse prospettive. La prima, apparentemente insoddisfacente, è che quella neroverde, con 12 reti incassate, è la sesta difesa del campionato, una sorta di contraddizione per una squadra salda al secondo posto e in fuga assieme a Pisa e Spezia.
Proprio la retroguardia dei liguri è quella meno battuta del campionato (8 gol subiti), con la squadra di Inzaghi, il Catanzaro, il Palermo e il Bari ad avere raccolto il pallone dal sacco in 11 occasioni, una in meno rispetto al Sassuolo. Ora, un gol è veramente questione di dettagli, ma le 8 reti subite dallo Spezia hanno permesso alla formazione di D’Angelo di restare tra le prime tre pur avendo segnato, per esempio, meno del Cesena. Tra l’altro, le 12 reti al passivo sono in realtà anche un paio in meno rispetto a quelle che avrebbero infilato al Sassuolo i dati Opta relativi agli xGA, vale a dire i gol subiti attesi: 13,9, per una squadra che è tra le prime a livello di tiri contro. Detto questo, gli stessi dati sono da considerarsi invece positivi in più di un senso, se scomposti in altri fattori. Il primo riguarda lo sviluppo della stagione: la squadra di Grosso aveva iniziato il campionato subendo reti per quattro partite consecutive (7 i gol totali), incassandone peraltro 4 tutte insieme – e sono in fondo quelle che rendono il dato più alto dell’atteso – contro la Cremonese. Via via, il Sassuolo è migliorato: da allora, in 9 incontri, i gol subiti sono stati appena 5, e per ben 6 volte le avversarie non sono riuscire a segnare a Moldovan o Satalino: è accaduto a Carrarese, Cosenza, Spezia, Modena, Mantova e Südtirol, e i 6 clean sheet neroverdi in 13 partite rappresentano il secondo score della categoria, perché solo lo Spezia (7) ha fatto meglio, mentre a 6 si trovano anche Bari, Carrarese, Catanzaro e, abbastanza sorprendentemente, il Cittadella. Il combinato disposto tra le possibilità offensive e solidità difensiva, specie quella che si è vista dopo la sosta di settembre, conferma che il favore del pronostico nei confronti dei neroverdi non è solo un tentativo, da parte degli avversari, di mettere sul Sassuolo tutta la pressione, ma è figlio di quanto sta mostrando il campo.
Tuttavia, nelle reti subite e negli xGA si può ancora migliorare, e forse un ulteriore miglioramento in questo senso potrebbe essere decisivo: quando si segna meno, non rischiare è oro. E gli ultimi due 1-0, il famoso corto muso, raccontano che il Sassuolo sa controllare e gestire.
Lorenzo Longhi
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