I Paperoni del pallone. Hartono (Como) fra i “top“. Cardinale grande assente

Forbes ha stilato la classifica delle persone e delle famiglie più ricche al mondo. C’è tanto calcio in questa particolare graduatoria, comprese “prorietà“ italiane . .

di GIULIO MOLA -
5 aprile 2024
Hartono (Como) fra i “top“. Cardinale grande assente

Hartono (Como) fra i “top“. Cardinale grande assente

Ci sono (e non è una sorpresa) i fratelli indonesiani Hartono, facoltosissimi azionisti di maggioranza dell’ambizioso Como che punta diritto verso la serie A, e che possono vantare un patrimonio complessivo da 50 miliardi di dollari. Ma tra i proprietari più ricchi nel mondo del calcio, non passa inosservata l’assenza del patron del Milan, Gerry Cardinale, e del presidente dell’Inter, Steven Zhang. E’ quanto emerge dall’annuale classifica stilata dalla rivista americana Forbes sulle persone più ricche del pianeta, con sport e calcio ampiamente rappresentati all’interno del circolo dei miliardari dei cinque continenti. Sia tra i proprietari di società sportive che tra i proprietari di club calcistici, sono numerosi i nomi che compaiono in graduatoria, anche alla luce degli investimenti di diversi tra gli uomini più ricchi al mondo nella galassia dello sport.

Nella “top 10“ dei “Paperoni“ che hanno investito nelle varie discipline c’è anche un po’ di Italia: a cominciare da Robert Budi Hartono, dal 2019 proprietario del Como con il fratello Michael. L’uomo d’affari asiatico, 83 anni e un patrimonio netto di 26,5 miliardi di dollari (erano 24,2 nel 2023) si trova esattamente al numero 71 della classifica mondiale. Ma nel dorato mondo del pallone la posizione è addirittura la quarta: davanti a lui ci sono soltanto Carlos Slim, 93 miliardi di dollari (18° uomo più ricco al mondo) e numero uno del Real Oviedo e poi François Pinault, 40,4 miliardi (28°, Stade Rennais) fino al ben noto Dietrich Mateschitz, 34,7 miliardi (37° nel mondo e proprietario anche dell’RB Lipsia).

Insomma, Robert Hartono è in assoluto l’uomo più ricco del calcio italiano. Gli investimenti per tentare la scalata nella massima serie sono stati fatti, puntando su un allenatore come Fabregas e su un mercato che non ha badato a spese. Sul lago, però, sembra che il sessantunesimo uomo più ricco al mondo non si sia mai visto. Come il fratello Michael (quinto posto nel calcio, con 23,1 miliardi di dollari) vive a Kudus, in Indonesia, e controlla un vero impero. Il papà acquistò un’azienda di sigarette che negli anni ‘60 cambiò il destino dei due “rampolli“ quando entrambi presero le redini. Sigarette Kretek, sigarette ai chiodi di garofano. Il loro patrimonio è diviso in modo quasi equo, hanno investito tanto e bene tra partecipazioni in banche indonesiane, centri commerciali oltre allo sport. E dietro di loro, oltre ad una dirigenza competente e di spessore internazionale, c’è il nipote Robert pronto a seguire le orme.

A ridosso della top 10 anche Rocco Commisso della Fiorentina (nel mondo alla posizione numero 322), undicesimo con 8 miliardi di dollari. E Dan Friedkin, proprietario della Roma, che lo segue in dodicesima posizione con 6,4 miliardi di dollari. Più staccati Pier Silvio e Marina Berlusconi (azionisti di maggioranza del Monza, 2,1 miliardi di dollari il patrimonio) e John Elkann (AD di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla anche la Juventus: 2,6 miliardi di dollari). Ma fra le venti proprietà più ricche ci sono anche il Bologna di Saputo (sedicesimo con 4,3 miliardi di dollari, 734°) e il Vicenza di Rosso (diciassettesimo con 3,7 miliardi di dollari). Trovano posto in classifica anche Giovanni Arvedi, numero unodella Cremonese (1764° al mondo con 1,8 miliardi di dollari) e l’atalantino Antonio Percassi (1945° con 1,6 miliardi di dollari). Una curiosità: tra le figure più note che hanno avuto a che fare con il mondo del calcio in Italia e che attualmente non sono più presenti nel business ci sono anche il fondatore di Elliott Paul Singer (6,1 miliardi di dollari, 477° posto) e l’ex patron dell’Inter Massimo Moratti (1,9 miliardi di dollari, 1694°).

A prendersi la scena, come detto, non è soltanto il calcio ma anche altre discipline: basti pensare che due dei dieci più ricchi in assoluto, lo statunitense Steve Ballmer e l’indiano Mukesh Ambani (8° e 9° più ricco al mondo) hanno “investito“ rispettivamente su basket (Los Angeles Clippers in NBA) e cricket (Mumbai Indians). In top 20 c’è pure Giorgio Armani, numero uno dell’omonima casa di moda e proprietario dell’Olimpia Milano (11,3 miliardi e 177° uomo più ricco al mondo).

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