Il commento. Avanti il prossimo, aver evitato l’inferno non è bastato

Il Rimini calcio cambia per la terza volta allenatore in otto mesi. La gestione instabile mette in discussione la capacità di creare un legame duraturo con i tecnici. La decisione di sostituire Troise, nonostante il successo nei playoff, solleva interrogativi sul futuro del club.

16 maggio 2024

Grazie e arrivederci. E ora avanti il prossimo. Due allenatori in otto mesi e alle porte c’è il terzo. Il Rimini dell’era Di Salvo sembra non riuscire a sviluppare un certo feeling con i propri allenatori. Che, come si sa, sono sempre i primi, e in alcuni casi gli unici, a pagare. Ma se per Raimondi i risultati purtroppo parlavano per lui, lo stesso non si può dire per Troise. Che il Rimini non solo l’ha salvato, ma la condotto anche fino al secondo turno playoff. Alzi la mano chi ci avrebbe scommesso. Neanche un solo euro, siamo onesti. Questo non è comunque bastato al tecnico campano per meritare la conferma. Non è bastato al Rimini per pensare di non dover ricominciare tutto da capo, con un nuovo allenatore. I più ottimisti pensano che la scelta, ovviamente dettata dalla volontà del club, sia figlia di quella maledetta voglia di ’spaccare la C’ con un big in panchina. Sarà proprio così?

Donatella Filippi

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