Il futuro dei Canarini. Fermana, giornata di interlocuzioni. Ma la piazza ora chiede risposte

Altra giornata di attesa e di interlocuzioni continue ma senza notizie ufficiali sul futuro della Fermana. Che fossero giornate intense era ben chiaro ma la speranza concreta nei tifosi e nell’intero ambiente era nel conoscere quale sarà il futuro immediato dei gialloblù. La Serie D va preparata ripartendo in pratica quasi da zero sia per l’aspetto tecnico che per quello organizzativo, ma non è una passeggiata. Il livello del campionato è di sicuro molto alto con piazze di altissimo blasone che valgono ben oltre alla D ma anche società meno "storiche" che la categoria la masticano bene e che sanno benissimo come fare calcio. Diciamolo subito, la Fermana non è la sola società ferma al palo al momento o l’unica che non ha ancora ripreso ad allenarsi. Ci sono esempi, anche marchigiani, che lo testimoniano. Quello che rende l’attesa decisamente alta è la questione relativa agli equilibri societari e allo stralcio del debito. Da li passa ovviamente tutto e sull’entità di quanto dovuto all’erario per stralciare la massa debitoria di 2.5 milioni passa quasi tutto. La somma che doveva essere di 850 mila euro potrebbe essere superiore ma al momento non ci sono ne certezze, ne comunicazioni ufficiali in tal senso da parte della società. Molto dipenderà da questo anche per permettere valutazioni concrete a quei gruppi (definizione che preferiamo rispetto a quella di "cordate") che finora si sono messe in contatto mostrando il proprio interesse. Due gruppi locali ci sono e hanno chiesto informazioni sull’ammontare, dialogando attraverso i propri tecnici con la società. Una sicuramente è riconducibile ad imprenditori locali che già lo scorso anno erano dati vicini alle sorti della Fermana e coordinata dal consulente aziendale Alessandro Ciucani. Un pool di imprenditori che sta facendo le sue valutazioni sull’ammontare dell’esborso necessario, considerando ciò che serve inizialmente per "subentrare e partire" e poi anche quanto possibile mettere sul piatto per fare la squadra e gestire la stagione. Tanti gli aspetti da valutare e le interlocuzioni continuano sicuramente, sempre a fari spenti e con il massimo riserbo. Ciò che di sicuro non mancano sono le voci, che vorrebbero anche un altro gruppo locale interessato alle vicende canarine ma i rumors sono moltissimi anche in altre direzioni. Molto spesso però sono fuorvianti. Di sicuro la palla è in mano alla famiglia Simoni che non ha ormai troppo tempo per fare al meglio le proprie valutazioni. Il ritardo è evidente anche se risulta ormai un classico estivo a queste latitudini. Due anni fa si partì in ritardo in attesa del ripescaggio in C e lo scorso anno fu un’estate comunque molto calda. Questa estate non si smentisce ma serve ora velocizzare.

Roberto Cruciani