Il futuro della Fermana. Due cordate alla porta

La prima con Rastelli e Scheggia, l’altra formata da imprenditori locali e non

11 maggio 2024
Il futuro della Fermana. Due cordate alla porta

Il futuro della Fermana. Due cordate alla porta

Il futuro della Fermana è ancora più che incerto, e con ogni probabilità rimarrà così almeno fino alla fine di maggio.

In quel periodo indicativamente dovrebbero arrivare le risposte per quanto riguarda la ristrutturazione del debito. Per programmare dunque si aspetta il responso di Inps e Agenzia delle Entrate su tutte. Intanto c’è qualcuno che si sta muovendo per provare a rilevare le quote della Fermana.

La famiglia Simoni da sola non ce la fa e da tempo ha comunicato la volontà di tirarsi fuori, specialmente dopo l’ultima stagione vissuta nell’occhio del ciclone.

"Imbarazzante aver rilevato tutte le quote societarie nonostante l’evidente mancanza di risorse economiche adeguate per competere in Serie C. vero famiglia Simoni?": con questo messaggio caustico a fine stagione aveva commentato la Curva Duomo con un comunicato. Da ciò nasce l’esigenza di qualcuno che si metta al timone della Fermana.

Ma ci sono buone notizie all’orizzonte a placare l’amarezza dei gialloblu che hanno sperato fino alla fine di riuscire nell’impresa, poi tristemente sfumata. Le cordate che per ora si sono fatte vive sono principalmente due.

La prima cordata in questione sarebbe formata anche da Eddy Rastelli, sponsor di manica dei gialloblù nell’ultimo mese di campionato, e Vinicio Scheggia, ex socio e amministratore unico della Fermana.

Quest’ultimo nel corso della scorsa estate aveva perso la "battaglia" per la custodia del club lasciando la questione in mano a Tubaldi e i Simoni. L’epilogo poi lo conosciamo tutti. Tornando però al tempo presente, la lora cordata ha incontrato i rappresentanti dell’amministrazione comunale.

La seconda cordata è formata invece da imprenditori locali e non, e tramite il commercialista Alessandro Ciucani questo grupo ha anche incontrato una delegazione della tifoseria.

Lo stesso Ciucani che a dicembre, quando ancora non si sapeva se i Simoni sarebbero riusciti a rispettare la prima scadenza federale della stagione, aveva provato a prendere il club con un’altra cordata di imprenditori locali.

Poi i soldi in qualche modo sono apparsi e si è andati avanti con la proprietà attuale. Oggi però va ricordato che la situazione è cambiata e anche gli scenari. Questa seconda cordata ha proposto un progetto basato sulla ripartenza dall’Eccellenza e completamente distaccato dall’attuale proprietà. Il peso debitorio sarebbe troppo elevato da sostenere.

Soluzione quest’ultima che però non avrebbe scaldato l’ambiente, volenteroso di giocare sul campo tutto il prossimo campionato di Serie D.

Però il punto è che per entrambe le cordate non c’è ancora nulla di concreto. Come detto, fino a fine maggio si parlerà solo di sondaggi con l’attesa che si farà sempre più spasmodica.

Filippo Rocchi

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