Il numero 1 verdazzurro. Lagomarsini para tutto: "Un punto importante»

Il portiere Ettore Corrado Lagomarsini si conferma uno dei migliori del girone E di Serie D, grazie alle sue prestazioni eccezionali. Nella partita contro il Tau Altopascio, Lagomarsini ha effettuato quattro parate decisive, tra cui una spettacolare nel finale di partita. Nonostante il pareggio, il portiere è soddisfatto della prestazione della squadra e della continuità mostrata durante la stagione. Nonostante un infortunio nel primo tempo, Lagomarsini è riuscito a rimanere in campo.

6 febbraio 2024

È il portiere “vecchio“ più forte del girone (E) e tra i migliori di tutto il panorama della Serie D. Il 31enne apuano Ettore Corrado Lagomarsini (che vanta in carriera trascorsi illustri in piazze come Genoa, Messina, Carrarese ed Avellino facendo tanta Serie C prima di scendere alla San Marco Avenza in Eccellenza e poi riapprodare in D col Seravezza Pozzi) spesso lo troviamo tra i migliori in campo della sua squadra e anche nella domenica passata non è voluto essere da meno, prendendosi la palma dell’"MvP" nell’1-1 interno contro il Tau Altopascio grazie a quattro parate importanti: tre nel primo tempo più quella più determinante, bella e difficile di tutte nel finale di partita.

Ettore, raccontaci il miracolo che hai fatto all’82’ su Odianose con quella parata “da calcetto“ e un po’ “alla Neuer“?

"Fortunatamente mi aspettavo una conclusione del genere da parte di Odianose da quella posizione così ravvicinata e allora ho lasciato il piedone lì, lungo e lontano, nella speranza di poterci intercettare il pallone ed è andata bene... altrimenti saremmo andati sotto 2-1".

Nel primo tempo invece ne avevi fatti tre di interventi, magari stilisticamente non bellissimi ma tanto efficaci, su Alessio al 10’ e due volte sul sinistro di Capparella al 28’ e poi al 37’ su punizione velenosa.

"È stata una partita un po’ “sporca“ per me dato che nel primo tempo mi sono arrivati questi tiri visti un po’ all’ultimo e sui quali mi sono opposto come potevo, di getto, vedendo la palla sbucare all’improvviso. Ma è proprio in simili circostanze che il bagaglio di esperienza che ho può servire d’aiuto alla squadra nel risolvere situazioni di gioco magari più complicate".

Contro il Tau eravate passati in vantaggio nel primo tempo, al 18’, ma poi siete stati ripresi. Soddisfatto del punto e della prestazione?

"Il gol che abbiamo preso al quarto d’ora del secondo tempo ci ha buttati un po’ giù ma abbiamo comunque tenuto botta, in un momento che è innegabile fosse difficile per noi dato che venivamo da tre sconfitte consecutive. Contro il Tau era importante non perdere ancora. Dovevamo fare dei punti e ci siamo riusciti con questo buon pareggio. Ma la cosa più importante era dare continuità a ciò che quest’anno davvero ci sta contraddistinguendo: le prestazioni. Anche quando abbiamo perso, se togliamo solo il primo tempo ad Orvieto, abbiamo sempre fatto la prestazione. E questo lascia ben sperare anche quando, come adesso, magari mancano i risultati cui invece avevamo abituato nella prima metà di stagione".

Nel primo tempo ti eri anche fatto male ma sei riuscito a restare in campo lo stesso.

"Ho preso un colpo cadendo completamente di schiena avendo tutte e due le mani sul pallone. Lì per lì è stato più che altro lo spavento di essermi fatto male seriamente. Invece per fortuna è andata bene. Spero di non aver fatto preoccupare troppo nessuno in tribuna".

Simone Ferro

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