Il numero uno del club dopo la grande vittoria con la Samb. Il presidente della Vigor Federiconi:: "In città si vive una grande passione»

Ambiente familiare, risultati e professionalità continua: "Creiamo un clima sereno, lavoriamo per crescere".

23 dicembre 2023
Il presidente della Vigor Federiconi:: "In città si vive una grande passione"

Il presidente della Vigor Federiconi:: "In città si vive una grande passione"

La Vigor chiude la settimana con l’innesto di Barzanti, il giovane portiere fa ritorno a Senigallia dopo l’esperienza al Notaresco. Un altro senigalliese in città e ciò non può che inorgoglire il club rossoblu come spiega al Carlino il presidente della Vigor Franco Federiconi.

Dopo un inzio altalenante, sono arrivate le vittorie, come valuta questa prima parte di stagione?

"Sicuramente positiva, siamo riusciti a conservare la nostra identità e ora stanno arrivando i risultati. Dispiace solo per gli infortuni che ci hanno fortemente condizionato".

Un’identità molto forte, visto che la società continua a puntare su giocatori del territorio. L’innesto di Barzanti ne è un’ulteriore prova…

"E’ la nostra filosofia, se ci sono ragazzi meritevoli in zona perché non offrire loro una possibilità? E’ una linea che sta pagando e ne siamo orgogliosi".

Indubbiamente anche i giocatori che arrivano da fuori stanno dando una grossa mano…

"Lo scorso anno è esploso Kerjota, quest’anno Scheffer, senza dimenticare Broso che nonostante i problemi fisici risulta spesso decisivo. Ciò dimostra che ambientarsi a Senigallia non è così difficile, proponiamo un ambiente sano, familiare, ma allo stesso tempo professionale".

Non sempre però gli ambienti familiari sono un vantaggio…

"Questo è vero, la società pretende massima serietà nel pieno rispetto di questi colori e dei nostri tifosi. Un atteggiamento professionale è imprescindibile, allo stesso tempo però cerchiamo di creare un clima sereno".

Dove nasce l’entusiasmo?

"L’entusiasmo deriva dai risultati, soprattutto però arriva dall’amore del nostro pubblico che non smette mai di sostenere la squadra. La passione che si respira in città è la soddisfazione più grande".

La partenza di D’Errico è per lei ancora un tasto dolente?

"Per me Gianfranco è come un figlio, ribadisco che la sua partenza non ha nulla a che vedere con il calcio. Per motivi personali ha preferito ridurre il suo impegno, ma le porte della Vigor sono e saranno sempre spalancate per lui".

Confermarsi è sempre difficile, ha mai temuto un tracollo?

"Assolutamente no, si deve lavorare per crescere e migliorare ogni anno, in ogni seduta di allenamento, in ogni partita. Adesso però riposiamoci, faccio gli auguri a tutti".

Nicolò Scocchera

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