IL PAGELLONE DELLA CARRARESE. Calabro, il mister della provvidenza. Finotto capocannoniere dei playoff

La Carrarese ha chiuso una stagione di successo con valutazioni alte per i suoi giocatori, tra cui spiccano Bleve, Di Gennaro, Imperiale e Finotto. L'arrivo dell'allenatore Calabro ha segnato una svolta decisiva per la squadra.

di GIANLUCA BONDIELLI -
11 giugno 2024

E’ difficile trovare gli aggettivi ma anche dare i numeri ad una stagione così. Ci Proviamo.

BLEVE 9. Una stagione ad altissimo livello. Portiere da grande squadra che sa compiere all’occorrenza quelle due o tre parate decisive nell’arco di 90 minuti di relativa tranquillità. Altro bonus: fortissimo nel giocare palla coi piedi.

ILLANES 8,5. Altro arrivo azzeccatissimo. Giocatore di gran temperamento, difensore completo e duttile che ha dimostrato di poter ricoprire tutti i ruoli della difesa a tre. Unico piccolo neo i cartellini gialli: ben 15.

COPPOLARO 8. Elemento di esperienza che è servito come il pane. Alla fine dei quattro dietro ad alternarsi per tre posti è quello che ha avuto un minutaggio inferiore ma a tutti gli effetti è stato un titolare e di grande affidabilità.

DI GENNARO 9. Ha colto la terza promozione in B negli ultimi 3 anni e lo ha fatto da protagonista. Imbattibile sulle palle alte, è dotato anche di grandi letture e senso dell’anticipo. Prezioso il suo fiuto del gol che ne ha fruttati 3 in campionati e 1 nei play off.

IMPERIALE 9. L’unico mancino della difesa, il difensore insostituibile per caratteristiche di velocità e reattività. Non a caso è il giocatore di movimento più utilizzato della rosa.

ZANON 8. Colpaccio. Preso dal Sangiuliano City ha avuto una crescita esponenziale tanto da “rubare“ il posto di laterale destro a Grassini (complice un suo infortunio). Determinante nei playoff col gol al Perugia e l’assist per Finotto in finale.

GRASSINI 7,5. Era partito bene poi un lungo infortunio ne ha compromesso la stagione. Quando è rientrato ha risposto presente nelle poche volte in cui è stato chiamato in causa.

CICCONI 8,5. E’ stato uno dei trascinatori della squadra in campionato con la sua qualità e velocità. Il suo stakanovismo l’ha pagato nei play off giocati con giudizio ma senza la solita verve.

BELLONI 7,5. Stagione di alti e bassi dove ha pagato le difficoltà di collocazione in un modulo a lui non congeniale. Eppure non si è mai dato per vinto mettendosi sempre a disposizione e sfoderando alcune belle prestazioni anche in ruoli non suoi come quello di esterno a tutta fascia.

SCHIAVI 9. L’anima della squadra, il calciatore totale in mezzo al campo. Ha corso, cucito, ricamato il gioco. Ha servito assist e segnato 5 gol in campionato più la magnifica punizione che è valsa la qualificazione a Benevento.

DELLA LATTA 8. Non la sua migliore stagione a livello personale ma è piaciuto come si è sempre messo a disposizione della squadra accettando anche cambi di ruolo ed esclusioni. Il capitano si fa anche dando l’esempio e lui lo è stato, eccome.

CAPEZZI 8. C’è voluto un po’ per vederlo star bene ma quando ha messo da parte i problemi fisici il giocatore, che non poteva discutersi, è venuto fuori. Grande qualità e senso tattico. E poi quella magia ad Alessandria. Il momento migliore per terminare la sua astinenza dal gol.

ZUELLI 8. Ha faticato inizialmente a trovare spazio, chiuso da tanta e alta concorrenza esterna ma col passare delle giornate si è ricavato il suo spazio tanto da diventare un titolare aggiunto. Non dimentichiamo il suo gran tiro che ha fruttato 3 super gol.

CERRETELLI 7. Ha giocato poco ma quando utilizzato il suo lo ha sempre fatto.

PALMIERI 8. Un’annata in cui abbiamo visto il vero Palmieri. Come sotto punta ha dato il meglio di sé: gol (5+1 nei playoff), giocate, assist. E’ stato un interprete perfetto del 3-4-2-1 di Calabro.

PANICO 8,5. Coi suoi 10 gol in campionato è stato l’attaccante più prolifico in campionato. Grande annata la sua non solo per la capacità realizzativa ma per l’apporto alla manovra e lo spirito di sacrificio nei ripiegamenti.

CAPELLO 8,5. Ha segnato la metà dei gol dello scorso anno ma ha avuto un’incidenza nel gioco forse ancora superiore. E’ un attaccante che fa girare la squadra.

GIANNETTI 7,5. Il gol alla Juve che vale la semifinale è l’emblema di un uomo che non ha mai mollato pur dovendo quasi sempre restare a guardare.

MOROSINI 7. I tanti problemi fisici non gli hanno permesso di avere mai quella continuità di cui aveva bisogno. Solo a sprazzi si è intravisto il suo potenziale.

FINOTTO 9. Arrivato a gennaio ha fatto 7 gol in campionato. E’ il capocannoniere azzurro dei playoff con 3 centri di cui quello pesantissimo in finale. Messia.

ALL. CALABRO 10. Le “sliding doors“" della stagione della Carrarese coincidono col suo arrivo. E’ l’uomo della Provvidenza che riesce a far fare il cambio di passo alla squadra rendendola un’arma letale.

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