Il personaggio. Matteo Della Bartolomea, incarico di prestigio nello staff della Carrarese

Matteo Della Bartolomea da tre settimane fa parte dello staff della Carrarese diretta da mister Antonio Calabro. Un incarico prestigioso che fa seguito a tanti grandi accadimenti legati agli estremi difensori del mondo dilettantistico. L’ex numero uno della Pontremolese è passato dai gol subiti del principe dei cannonieri della LunigianPalla Michele Beghini (testina d’oro), Stefano Carnesecca (Re Leone) e del compianto gigante buono Guido Tonelli, ai consigli di Marco Pedinotti che ha avuto il merito di credere nelle reali potenzialità espresse appieno a difesa della porta della Villafranchese, Podenzana e Pontremolese, dove ha terminato la carriera, che per uno strano gioco del destino, da poche settimane lo vede ripartire dal mondo professionistico proprio dallo stadio Lunezia dove aveva iniziato ad allenare i portieri dell’Azzurra.

Come tutte le cose all’apparenza semplici da capire, quello del portiere è un mestiere sottovalutato. Se non altro per le contraddizioni che nasconde e da anni sta attraversando una fase di cambiamento, meno romantica e solitaria per l’estremo difensore sempre più all’interno dell’azione.

Oggi il portiere è un giocatore “super-specializzato“: deve possedere le nozioni di un calciatore di movimento più quelle attinenti al suo ruolo. Dopo aver parlato con Matteo Della Bartolomea prima della chiamata del direttore sportivo Pasciuti come assistente allenatore dei portieri della fresca neopromossa in Serie B Carrarese, ci si rende conto che, quando una cosa ‘non è per tutti’ nel gruppo dei prescelti si trovano sempre delle storie da raccontare. Prendiamo ad esempio proprio di Matteo che, da quando nel 2016 aveva preso a dedicarsi alla “cura“ dei numeri Uno della Pontremolese, ha poi conseguito nell’anno 2020 il patentino per professionisti Uefa Gk B. Della Bartolomea prima di entrare nello staff della Carrarese ha fatto esperienza come allenatore dei portieri nel settore giovanile della Pontremolese fino ad arrivare ad essere responsabile coordinativo dell’area numeri Uno della società di piazza Caduti di Superga. Impiegato nel doppio ruolo di allenatore-portiere, con alla guida della prima squadra Alberto Ruvo, ha centrato al primo colpo la promozione sul palco dell’Eccellenza nella stagione 2020-21, da lì ha traslocato i suoi servizi alla Massese, allo Spezia calcio femminile in Serie C, poi alla Pianese in Serie D dove ha vinto ai playoff e nella passata stagione al Grosseto con mister Vitaliano Bonucelli.

Un percorso affascinante e nello stesso tempo formativo perché oggi si ritrova come spalla di un allenatore dei portieri con esperienze nazionali e internazionali come Ferdinando Scarpello già preparatore dei numeri Uno gialloblù Bleve, Mazzini, Tampucci.