Il punto. Coppa, laboratorio per allenare la mentalità vincente

Il derby di Coppa tra Cesena e Rimini è un'occasione per allenare la mentalità vincente, verificare alternative e consolidare i giocatori meno utilizzati. Un'opportunità per raggiungere la promozione diretta e un traguardo mai ottenuto a Sassari.

28 novembre 2023

Un laboratorio per allenare la mentalità vincente mostrata finora e verificare o consolidare alternative che possano dare una mano per arrivare a maggio più lontano di tutti. Ecco a cosa deve servire il derby di Coppa con il Rimini (la vincente sfiderebbe il 12 o il 13 dicembre nei quarti chi avrà la meglio tra Pescara e Latina), al di là delle legittime suggestioni dei tifosi per quello che significa da sempre questa sfida. Il derby che contava veramente i bianconeri l’hanno fatto proprio l’1 ottobre surclassando i biancorossi (5-2) anche se il Rimini attuale di Troise è ben diverso da quella squadra fragile. Ma soprattutto servirà a Toscano per accertare come stanno e dove possono arrivare coloro che giocano meno, o qualche ragazzo.

Se non ci fosse stata la Coppa Italia, in estate contro l’Entella e poi a Bologna, il baby Francesconi adesso sarebbe altrove e non un cardine come forza fisica e dinamismo del centrocampo orchestrato dal più ‘giovane’ di tutti De Rose, 36 anni. In Coppa quindi chi ha meno minutaggio deve sfruttare l’occasione per convincere il tecnico a tenerlo più in considerazione. E’ stato anche il caso di Nannelli ora a nell’organico quando prima ne era ai margini. Tutto può risultare utile al Cesena per raggiungere la promozione diretta in una sfida che sta sempre più diventando un duello con la Torres formazione che già da mesi non è più una sorpresa. Infatti sa bene cosa vuole, ha dimostrato di poterlo raggiungere e a gennaio interverrà se dovesse servire qualche pedina per irrobustirsi e tagliare un traguardo che a Sassari non è mai stato ottenuto.

re.ce.

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