Il Rimini nelle mani di Troise : "Sono qui per restare a lungo"

Difesa a quattro, spirito di appartenenza e cultura del lavoro le ’armi’ dell’allenatore napoletano

di DONATELLA FILIPPI -
13 ottobre 2023
Il Rimini nelle mani di Troise : "Sono qui per restare a lungo"

Il Rimini nelle mani di Troise : "Sono qui per restare a lungo"

Sorride quando qualcuno chiede alla società perché non abbia puntato su un allenatore più esperto. Predica la cultura del lavoro ed è certo che questa squadra non abbia ancora fatto vedere chi è. A Emanuele Troise, il nuovo allenatore del Rimini, non sembra fare difetto la determinazione. Lui che arriva dalla stessa ’scuola’ di Raimondi, il suo predecessore. A Bologna hanno condiviso un percorso di tre anni. Troise alla guida della Primavera, Raimondi al fianco di Mihajlovic in prima squadra. E, scherzi del destino, ora si trovano a fare la staffetta in biancorosso. Con l’allenatore napoletano che spera di riuscire dove il tecnico argentino non è riuscito. "Rimini è una destinazione ambita, sappiamo quanti allenatori sarebbero venuti qui di corsa. E io ho percepito subito la fiducia – dice Troise nel giorno in cui strizza per la prima volta l’occhio alla tifoseria riminese – Vengo qui con grande determinazione per cercare di ringraziare sul campo, con i fatti. Il mio obiettivo è quello di cercare di rimanere il più a lungo possibile, perché qui si può costruire tanto, e ci sono tutti i presupposti per creare un progetto vero, attraverso la crescita di un settore giovanile, attraverso le strutture". Ma prima viene il campo e di certo il Rimini che prende per mano non gode di buona salute. A Troise ora, dopo le presentazioni e i ringraziamenti, spetta il compito più difficile. Studiare il malato, fare una diagnosi e trovare la cura.

"Ho trovato una squadra piena di risorse umane – racconta le sue prime impressioni – per costruire e cercare di ribaltare una situazione in questo momento di sfiducia e col morale giù. Insieme alla proprietà sono le due componenti chiave per cercare di cambiare il trend".

Nel mirino la difesa, portiere compreso. I 18 gol subiti in sette gare e i 12 realizzati raccontano di una squadra ’spaccata’ in due. Ma anche di una squadra che sin qui ha pagato troppi errori individuali. "La fase difensiva deve essere collettiva – dice subito Troise – L’errore individuale è una cosa che si può allenare". Poi su Colombo che il tecnico partenopeo ha allenato la passata stagione alla Cavese. "È evidente che non stia attraversando un buon momento. Se non riesce a dare tranquillità è chiaro che è sotto gli occhi di tutti. Conoscendo il ragazzo so che tiene molto al suo lavoro, è consapevole che non sta rendendo come vorrebbe, ma questo fa parte di una squadra di calcio, di un percorso". Le questioni tattiche ("Gioco con la difesa a quattro, ma mi interessa più l’espressione di gioco", dice) vanno di pari passo con quelle ’mentali’. "Quando i risultati non arrivano, il morale non è alto, la fiducia non è alle stelle e si rischia che qualche fessura possa diventare crepa".

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