Il tecnico Pezzatini non fa giri di parole: "Nel primo tempo siano stati imbarazzanti. Nel secondo abbiamo concesso troppo"

L'allenatore della Sinalunghese Iuri Pezzatini sottolinea l'approccio troppo soft dei suoi, pagato a caro prezzo, e sottolinea come sia necessario lavorare per migliorare alla svelta. Il girone è tosto e non esistono squadre materasso. Pezzatini ricorda con piacere la sua esperienza al Siena.

9 ottobre 2023

L’allenatore della Sinalunghese, Iuri Pezzatini (foto), dopo la partita sottolinea l’approccio troppo soft dei suoi, pagato a caro prezzo. "Nel primo tempo siano stati imbarazzanti – dice Pezzatini – davvero troppo brutti. Non abbiamo interpretato per bene niente di quello che avevamo preparato in entrambe le due fasi. Sul secondo tempo siamo andati meglio ma la forza del Siena è questa e non è stato facile. Sapevo che non potevamo concedere niente, invece abbiamo concesso troppo. Il rimpianto non è per la sconfitta, ma per il fatto che a volte ho la sensazione che ancora non abbiamo capito la nostra vera identità".

E ancora: "Se pensiamo di venire qui a palleggiare sul ritmo del Siena abbiamo sbagliato tutto. Dobbiamo correre e stare attenti perché in questo momento dobbiamo lavorare tanto per migliorare alla svelta". Poi sul girone: "E’ davvero tosto, non esistono squadre scarse e tutti possono fare punti con chiunque. Ieri la Colligiana ha perso a Signa per un’occasione concessa dopo aver giocato bene. Non ci sono squadre materasso, ripeto. Il Siena? Sapevo come si sarebbe schierato ma noi abbiamo deciso di giocare a tre dietro a prescindere. Nel secondo tempo siamo tornati a quattro. Papa e Bencini? Due assenze pesanti, ma è dall’inizio che abbiamo qualche problema. In ogni caso chiunque gioca dà il massimo". Finale sulla scorsa stagione all’Acr Siena da vice allenatore della Primavera: "Sono partito dalla Terza categoria, il mio anno al Siena è stato un sogno che ho avuto la fortuna di vivere. Il dispiacere è averlo fatto in quell’annata surreale: sono convinto che la prima squadra con qualche accortezza avrebbe fatto bene in C, le giovanili invece partivano da una base solida con allenatori come Negro e Voria. Con la Primavera avevamo tanti giovani di valore e dopo una partenza difficile abbiamo conquistato i playoff cedendo contro il Taranto solo per differenza in classifica. Rivedere oggi Hagbe, Costanti e Baldari è stato bello – ha concluso Pezzatini – al di là della rivalità del campo".

g.d.l.

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