In fuga dall’Arabia. La nostalgia di Brozovic e signora. Si allunga la lista dei campioni che vogliono tornare in Europa

Non bastano contratti da mille e una notte per trattenere le “stelle“: quanti dietrofront (complici le mogli)

16 febbraio 2024

Giulio

Mola

Non sempre bastano contratti da mille e una notte e un mare di milioni sul conto corrente per invogliarti a infilarti le scarpette e scendere in campo. Perché il progetto può essere anche affascinante, però se la tua vita cambia completamente, allora ti senti come un leone in una gabbia dorata. Dalla quale vorresti scappare. E così pare che il sogno del calcio in Arabia sia già tramontato ancor prima dell’alba: dopo solo pochi mesi dallo sfarzoso mercato estivo in cui i club della Saudi League hanno ingaggiato senza badare a spese decine di giocatori da tutto il mondo, in tanti vorrebbero fare dietrofront. Stanchi e scontenti, non solo a causa di un campionato che tecnicamente nulla ha a che fare con quelli europei, ma anche per le tante limitazioni nel privato imposte da usi, costumi e regole locali.

Dopo Jordan Henderson, il primo a voltare le spalle all’Al-Ettifaq, nonostante lo stipendio annuale di 20 milioni di euro, ci sono stati i successivi mal di pancia di Milinkovic-Savic e Benzema. L’ex bomber del Real Madrid, dopo aver manifestato l’intenzione di andare via all’inizio del nuovo anno, nelle scorse settimane sembrava aver ricucito lo strappo con l’Al-Ittihad. Ma, notizia di due giorni fa, dopo aver saltato il ritiro a Dubai, il francese è stato escluso dai convocati di Gallardo per gli ottavi della Champions League asiatica contro gli uzbeki del Navbahor Namangan. Benzema è ancora in ritardo di condizione. E paga la sua “ribellione“.

In realtà l’elenco dei campioni delusi si allunga ogni giorno. Anche perché spesso i calciatori subiscono il malumore delle consorti, che nelle ultime settimane si sono sfogate raccontando le condizioni di vita sul posto, con "insulti anche per le spalle scoperte". Si sussurra nei salotti milanesi che fra le mogli più scontente ci sia anche Silvija Lihtar, lady riservatissima di Marcelo Brozovic, ex centrocampista dell’Inter. La coppia, che in Italia ha lasciato molti amici e ottimi ricordi, a luglio si è trasferita in Arabia con i figli Aurora (2017) e Rafael (2019) dopo averci pensato parecchio. Proprio la signora Silvija aveva frenato inizialmente gli entusiasmi del marito, che poi ha accettato la ricca proposta dell’Al-Nassr (33 milioni a stagione fino al 2026). Ma dopo i primi mesi “tranquilli“, con il croato diventato punto di forza della squadra allenata da Luis Castro (tre gol e 7 assist in 24 presenze), Brozovic ha cominciato a manifestare segnali di insofferenza. In campo. In occasione della partita tra l’Al Nassr e l’Al Hilal perché l’ex nerazzurro ha esagerato con atteggiamento quasi intimidatorio nei confronti dell’arbitra statunitense. Una pessima scena che ha costretto Cristiano Ronaldo a intervenire per riportare la calma.

Ma il nervosismo di Brozo è parso a tutti evidente. Anche lui si è pentito della scelta fatta in estate? Eppure le cronache ci dicono che la scintilla con la tifoseria dell’Al-Nassr sia scoccata subito con i supporter conquistati dalla sua capacità di dirigere l’orchestra. E anche fuori dal campo il giocatore sembrava essersi perfettamente integrato, diviso tra impegni agonistici e famiglia, con qualche parentesi esotica in spiagge da sogno in compagnia di moglie e figli. Ma difficile abituarsi del tutto a cultura diversa e regole rigide (donne coperte, anche al mare) pur se di fronte di trovi l’Eldorado del pallone. I riflettori e le libertà cui ci si era abituati sono ben lontani....

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