La crescita dei giovani di Indiani. L’Arezzo adesso ha i suoi tesoretti

Dopo una fase di adattamento i risultati: il rendimento di Trombini, Damiani, Bianchi, Gaddini e non solo

di AREZZO -
15 marzo 2024
La crescita dei giovani di Indiani. L’Arezzo adesso ha i suoi tesoretti

La crescita dei giovani di Indiani. L’Arezzo adesso ha i suoi tesoretti

di Luca Amorosi

A sette giornate dal termine del campionato, l’ ha praticamente raggiunto il proprio obiettivo primario, vale a dire la salvezza senza passare dai playout, a oggi distanti otto punti considerando anche l’eventualità della forbice tra quintultima e penultima. Un margine ancor più rassicurante se si pensa che dietro gli amaranto ci sono ben sei squadre prima delle cinque invischiate nella zona rossa. Un ruolino di marcia più che soddisfacente, insomma, in cui hanno giocato un ruolo da protagonisti anche i tanti giovani della rosa a disposizione di Indiani, tecnico che coi ragazzi ha sempre dimostrato di saperci fare. Pur senza dichiararlo apertamente, l’ non ha mai nascosto di guardare ben volentieri anche ai proventi del cosiddetto "minutaggio" per i giovani nati dal 2001 in poi, anche perché in linea con il progetto di crescita a medio termine. È utile ricordare infatti che la Lega Pro distribuisce contributi in base ai minuti di gioco totalizzati dai giovani (complessivamente da almeno 270 minuti in ogni partita, subentrati compresi) e alla loro età (coefficiente di 0,80 per i nati nel 2001, 1,00 per i 2002, 1,20 per il 2003 e 1,40 dal 2004 in poi). Numeri alla mano delle partite disputate finora, l’ ha sempre schierato almeno quattro calciatori dal 2001 in avanti, di cui almeno tre titolari per tutta la partita. Ciò significa che finora gli amaranto hanno sempre avuto accesso ai contributi relativi al minutaggio. Le partite a cui hanno preso parte più giovani (otto tra titolari e subentrati) sono quelle con la Recanatese all’andata e con il Gubbio al ritorno, entrambe perse 2-0.

Un dato che però non deve far pensare che il loro impiego penalizzi: curiosamente, infatti, le partite in cui sono stati utilizzati meno giovani tra andata e ritorno sono quelle con l’Olbia penultima (quattro all’andata, cinque al ritorno) in cui è stato raccolto appena un punto. I giovani sono anche un’opportunità: il derby con il Perugia l’ lo ha vinto con quattro "under" titolari e due subentrati, e tutte le vittorie sono arrivate con almeno cinque ragazzi in campo.

La verità, come spesso accade, sta dunque in mezzo: alcuni, come Trombini, Coccia o Donati da gennaio, hanno dato garanzie fin da subito, altri (Damiani, Montini, Gaddini) sono cresciuti esponenzialmente nel corso dei mesi; altri ancora, infine, viaggiano tra alti e bassi (Masetti, Bianchi, Renzi) per via di un adattamento alla categoria più difficoltoso o per infortuni e ricadute. Nel computo ci sono anche Poggesi e Zona (ceduti a gennaio) e le apparizioni di Crisafi. Restano altri quattro turni per accedere ai contributi (le ultime tre giornate non vengono considerate). Un altro piccolo obiettivo nell’obiettivo da perseguire.

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