La squadra di Togni ancora in ’campo neutro’, al Galli di Imola, non sfonda contro la Pistoiese. Mezzolara, il cuore stavolta non basta. Lo spettro retrocessione è più vicino

Il Mezzolara pareggia contro la Pistoiese, complicando la lotta per la salvezza in Serie D. La squadra ha bisogno di un miracolo per evitare la retrocessione.

19 febbraio 2024
Mezzolara, il cuore stavolta non basta. Lo spettro retrocessione è più vicino

Mezzolara, il cuore stavolta non basta. Lo spettro retrocessione è più vicino

IMOLA

Si fanno sempre più remote, per non dire impossibili, le speranze del Mezzolara di centrare la salvezza al termine della ventesima stagione consecutiva in Serie D. Al ‘Romeo Galli’ di Imola (il quarto stadio di questa difficile annata dopo il ‘Pietro Zucchini’ di Budrio, il ‘Magli’ di Molinella e il ‘Filippetti’ di Riale), la formazione biancazzurra non è riuscita ad andare oltre il pareggio contro la Pistoiese, blasonata realtà toscana che, dopo alcuni problemi societari che hanno visto ‘scappare’ tutti i giocatori di qualità, aveva raccolto solamente sconfitte.

Penultimo quota 16 e a parimerito con il Borgo San Donnino (che è però da considerare davanti in virtù degli scontri diretti), il Mezzolara ha bisogno di un autentico miracolo per evitare di abbandonare il massimo campionato dilettantistico. Ma venendo alla cronaca del match, la Pistoiese parte spavalda e, al 16’, una conclusione da fuori di Fiaschi viene parata in tuffo dal sempre attento Malagoli.

I padroni di casa non ci stanno e, smaltita la paura, iniziano a premere forte sull’acceleratore: al 22’ Benedettini fa il vuoto sulla destra e mette in mezzo un pallone che nessun attaccante biancazzurro riesce a deviare in rete.

Otto minuti più tardi è De Meio, sugli sviluppi di un corner, a liberarsi bene della marcatura senza tuttavia riuscire ad inquadrare di testa lo specchio della porta.

Nella ripresa, il Mezzolara rientra in campo con il chiaro intento di sbloccare l’incontro e, all’11’, una conclusione di Tzvekov su assist di Fini sfuma di poco alta sopra la traversa. Al 23’ è Alessandrini, al termine di una pregevole azione personale, a presentarsi in area e a lasciare partire un destro che non inquadra lo specchio.

L’ultima occasione dell’incontro è di stampo ospite: sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, Marie Sainte sceglie bene il tempo di inserimento, ma la sua incornata sfuma di poco fuori.

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