La svolta. Rimini, un 2023 in chiaroscuro. Ma è cominciata una nuova era

Nella prima parte dell’anno le difficoltà della squadra, la contestazione dei tifosi, poi i playoff. In estate il passaggio del club a Stefania Di Salvo. La risalita in campionato con Troise in panchina.

di DONATELLA FILIPPI -
31 dicembre 2023
Rimini, un 2023 in chiaroscuro. Ma è cominciata una nuova era

Rimini, un 2023 in chiaroscuro. Ma è cominciata una nuova era

Gennaio. Mese di ritocchi e di speranze per i biancorossi, dopo un girone d’andata da favola. Ma le sconfitte con Cesena e Entella fanno subito capire che qualcosa scricchiola.

Febbraio. Il buongiorno non è dei migliori con la pesantissima sconfitta casalinga con il Gubbio che ridimensiona ulteriormente le ambizioni biancorosse. Al ’Neri’ il Rimini non sa più vincere.

Marzo. Mese nerissimo con soli tre punti messi in tasca. Nessuna vittoria e iniziano a pesare anche i gol realizzati con il contagocce.

Aprile. È il mese della corsa verso i playoff, ma è anche quello della contestazione dei tifosi. Come non ricordare il lancio di carciofi verso dirigenti e giocatori dopo il pareggio casalingo con un malconcio Fiorenzuola. Ma tre pareggi, e ancora nessuna vittoria, bastano al Rimini per raggiungere i playoff.

Maggio. Il Pontedera è l’avversario da battere al primo turno dei playoff. L’11 cade di giovedì e il Rimini di Gaburro cade sul campo dei toscani e saluta tra i fischi i playoff. Spunta il progetto per un nuovo ’Neri’.

Giugno. L’attesa. Iniziano a circolare le prime voci su un cambio societario. Rota esce allo scoperto e ben presto le voci assumono sembianze umane: Stefania Di Salvo e Stefano Petracca.

Luglio. Da una parte il ’vecchio’ al timone, dall’altra il nuovo che avanza. Il 15 il passaggio di proprietà da Alfredo Rota alla Ds Sport Società Benefit di cui la Di Salvo è socia di larga maggioranza. Il 17 la squadra, affidata a Daniel Raimondi, parte per il ritiro. Il sipario si alza giovedì 27 al Teatro Galli.

Agosto. È un lungo mese di mercato e di grandi cambiamenti. Presto la continuità lascia il posto alla rivoluzione. Raimondi allena in ritiro una squadra che cambia faccia ogni giorno.

Settembre. Zero punti nelle prime due di campionato, quattro nelle tre successive. Il Rimini è un cantiere aperto. Mister Raimondi resiste, il ds Maniero no. Verrà esonerato domenica 17. Il Rimini si fa avanti per il centro sportivo della Gaiofana.

Ottobre. Dal baratro alla rinascita. La pesantissima sconfitta nel derby di Cesena e il ko con la Recanatese: Raimondi viene esonerato. Il Rimini è ultimo in classifica. Mercoledì 11 c’è Troise al timone. Il ko con il Pontedera, poi la rinascita con l’Ancona.

Novembre. È il mese della compattezza e dei 12 risultati utili consecutivi. La vittoria con la Spal, il pari di Pescara, le vittorie negli scontri diretti con Fermana e Sestri. I successi di Coppa con Perugia e Cesena.

Dicembre. Il Rimini mette piede in zona playoff e si prende la semifinale di Coppa Italia battendo ai rigori il Vicenza. Ma prima di Natale i biancorossi frenano e chiudono l’anno e il girone d’andata con due sconfitte.

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