L’Arezzo adesso è al completo. Indiani con più scelte in mezzo

Ekuban vice Gucci, tre mezze ali da utilizzare anche sulla trequarti. La squadra in vista dell’Entella

3 febbraio 2024

di Luca Amorosi

AREZZO

Tre movimenti in entrata e quattro in uscita. Ecco il bilancio del cosiddetto mercato di riparazione. Un mese di tempo in cui le società cercano di puntellare i propri organici a seconda delle esigenze e degli obiettivi di classifica. Nel caso dell’Arezzo, a oggi in linea con l’ambizione di consolidare la categoria, non serviva strafare, anche se le ultime due sconfitte di fila potevano far scattare l’allarme. Alla fine, gli interventi sono stati contenuti: il bilancio parla di tre acquisti a fronte di quattro cessioni. L’ultimo arrivato è Joseph Ekuban dal Monterosi per riempire la casella della punta di riserva a Gucci (fresco di rinnovo fino a giugno 2025). Per fargli spazio in lista, è stato ceduto in prestito al Lumezzane Mattia Iori, sotto contratto con l’Arezzo fino al 2025 e destinato a tornare in estate. Il reparto offensivo è quindi completato da Sebastiani (2024), Guccione (2025), Gaddini (2026) e Pattarello, a cui è stato prolungato il contratto fino al 2027 per respingere avances della Reggiana, che lo voleva in B.

In rosa è rimasto anche Crisafi, cui non è stata trovata una sistemazione in prestito. Il colpo sfumato (ma forse solo rimandato) in attacco è l’arrivo di Forte dal Sestri Levante, a lungo inseguito dai direttori Giovannini e Cutolo ma che la società ligure non ha lasciato partire fino al termine della stagione, quando andrà in scadenza e sarà libero di accasarsi altrove. Resta da capire se l’Arezzo intenderà proporre fin da subito un’offerta al giocatore per averlo in amaranto dal 1° luglio o se si prenderà del tempo, magari facendo valutazioni e puntando verso altri profili. Il budget stanziato per il suo arrivo è stato allora usato per superare la concorrenza e offrire un contratto fino al 2026 a Giovanni Catanese, centrocampista con un buon senso del gol prelevato dal Pontedera dove nella prima parte di stagione aveva già segnato sei reti. Insieme a lui, è arrivato anche Francesco Donati in difesa, reparto dove hanno invece salutato i terzini Poggesi (alla Pro Sesto) e Zona (in prestito al Messina). La retroguardia vede in lista anche i centrali Chiosa, Polvani, Risaliti e Masetti e i terzini Coccia, Montini, Renzi e Lazzarini. Renzi, Donati e Coccia sono in prestito rispettivamente da Empoli (i primi due) e Modena. Situazione invariata tra i portieri, nonostante si parlasse di una possibile partenza di Borra (2025) che invece continuerà a comporre il reparto insieme a Trombini, che di recente ha rinnovato fino al 2025, e al giovane Ermini, proveniente dal settore giovanile. Il centrocampo, infine, è il reparto più affollato. Detto di Catanese, in lista ci sono anche Mawuli in prestito dal SüdTirol, i giovani Bianchi (2026) e Damiani (2027), capitan Settembrini legato alla squadra della sua città fino a giugno 2026 e gli esperti Foglia (2025) e Castiglia, quest’ultimo in scadenza a giugno.

Un’abbondanza da modulare sulla base del 4-2-3-1 adottato di recente o con il 4-3-3 di inizio stagione. Con la partenza di Iori, infatti, in rosa sono rimasti solo due esterni alti di ruolo (Gaddini e Pattarello) più Guccione che però ha reso meglio in posizione più accentrata, da trequartista puro. Di contro la mediana è affollata, senza contare Renzi e Lazzarini che da centrocampisti sono stati adattati a terzini. Ci sono Settembrini, Catanese e Castiglia: tre mezze ali adattate sulla trequarti visto che recentemente il 4-3-3 è stato sotituito da una mediana a due in cui Mawuli, Bianchi, Foglia e Damiani si contendono due posti e dove c’è un tridente a supporto di una sola punta. Chissà che il mercato non riporti in auge il 4-3-3 o se invece si andrà avanti con l’adattamento di alcuni calciatori con l’inserimento dei nuovi.

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