L’Arezzo e la difesa da registrare. Polvani-Chiosa per subire meno

Solo due reti al passivo tra Olbia e Entella. Trombini al top ma non solo: il cambio di passo del reparto

28 settembre 2023
L’Arezzo e  la difesa da registrare. Polvani-Chiosa per subire meno

L’Arezzo e la difesa da registrare. Polvani-Chiosa per subire meno

di Andrea Lorentini

AREZZO

Sei gol subiti tra Carrarese e Pescara, appena due nelle successive gare contro Olbia ed Entella. E siccome la matematica non è un’opinione, i numeri evidenziano come l’Arezzo abbia iniziato a sistemare la difesa. Era stato lo stesso Indiani a sottolineare come la squadra subisse troppo e con troppa facilità vanificando buone prestazioni e restando con un pugno di mosche, ovvero zero punti, in mano. Già contro l’Olbia gli amaranto sono scesi in campo con un atteggiamento più accorto, per qualcuno fin troppo timoroso, ma in ogni caso al netto della rete del pari dei sardi abbastanza fortunosa, non aveva rischiato quasi nulla dietro. A Chiavari è arrivata la riprova contro un avversario, almeno sulla carta più forte. Certo, Trombini è stato più volte decisivo, ma nel complesso la squadra ha difeso compatta, guidata dalla coppia Polvani-Chiosa. Entrambi hanno offerto una prestazione maiuscola. In particolare l’ex Entella è apparso in netta crescita e averlo finalmente a pieno regime rappresenta un valore aggiunto per il pacchetto arretrato. Chiosa ha mostrato la personalità che ne ha contraddistinto la carriera. Sicuro con la palla tra i piedi, martello quando la palla ce l’hanno gli altri. Al suo fianco Polvani è stato il solito muro sul quale gli attaccanti sono, puntualmente rimbalzati. Gladiatorio nel difendere l’area, nell’aggredire le punte, nel tenere la linea finché ce n’è stato bisogno e poi nel serrare i ranghi durante il forcing dei liguri.

Al netto di infortuni, squalifiche o rotazioni di Indiani, quella formata da Polvani e Chiosa va delineandosi come la coppia titolare nel cuore della retroguardia. Per caratteristiche si completano: più marcatore l’uno, più abile nell’impostazione l’altro. Una menzione la merita anche il giovane Masetti, entrato nel momento di maggior sofferenza e che si è piazzato a fianco dei due "ministri della difesa" giocando lo spezzone finale con attenzione e grinta. Con il suo ingresso Indiani è passato dal 4-3-3 al 3-5-2 badando al sodo per portare in fondo una vittoria fondamentale. Il classe 2001, proveniente dal Pisa, ha mostrato già un’ottima personalità in questo avvio di stagione nel quale Indiani lo ha schierato più volte dal primo minuto. Dietro ai due totem difensivi, è destinato a ritagliarsi uno spazio importante. Se al centro l’Arezzo pare aver tirato su il muro, non mancano le alternative anche sulle corsie laterali dove, dietro ai terzini titolari di questo primo scorcio di campionato, ovvero, Renzi e Coccia, Lazzarini è sempre una certezza e Poggesi si è rilanciato. Senza dimenticare Montini e Zona che non hanno ancora visto il campo, ma rappresentano comunque delle valide soluzioni.

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