L’Arezzo e la maledizione della Juve baby. Indiani punta sul tridente che esalta Gucci

In cinque precedenti quattro sconfitte e un pareggio. L’allenatore sceglie ancora il 4-2-3-1: è la chiave per battere i bianconeri

28 marzo 2024
L’Arezzo e la maledizione della Juve baby. Indiani punta sul tridente che esalta Gucci

L’Arezzo e la maledizione della Juve baby. Indiani punta sul tridente che esalta Gucci

di Andrea Lorentini

AREZZO

Oltre a fare a meno della spinta della curva MInghelli, in sciopero del tifo e di cui parliamo in un pezzo a parte, l’Arezzo dovrà sfatare anche il tabù Juventus B per conquistare la quarta vittoria consecutiva in campionato, che sarebbe - addirittura - la quinta di fila al Comunale. I bianconeri sono, infatti, un’autentica bestia nera del cavallino. Nei precedenti fin qui disputati, sia in Toscana che in Piemonte, gli amaranto non hanno mai vinto. Lo score recita: quattro sconfitte e un solo pareggio. L’ultimo ko risale a questa stagione, nella gara d’andata giocata ad Alessandria, quando la Juventus si impose per 1-0 favorita dall’autorete di Masetti nel primo tempo. Nella ripresa l’Arezzo rimase in dieci per l’espulsione di Mawuli.

La sensazione è che mai come questa volta ci sia la l’opportunità di interrompere il sortilegio bianconero: la formazione di Indiani è in salute fisica e mentale. Forti di testa e di gambe, Gucci e compagni sono determinati ad allungare la striscia positiva e scalare ancora posizioni in classifica per conquistare il miglior piazzamento in ottica playoff. L’undici di Brambilla è diretta concorrente e quindi il risultato varrà doppio. La cabala, però, come detto non gioca a favore. Dal 2018, quando la Figc dette l’ok all’iscrizione delle seconde squadre nel campionato di serie C, l’Arezzo ha incrociato cinque volte la Juve che prima si chiamava under 23 e adesso Next Gen. Il primo incrocio diretto in assoluto risale al 18 ottobre 2018. I bianconeri giocavano ad Alessandria già allora ed erano allenati da Zironelli. Sulla panchina amaranto sedeva Dal Canto, che l’anno precedente aveva guidato la Primavera della Juve. Arezzo bello e sfortunato: colpi tre legni e in mezzo il gol inutile di Brunori. Si impose la Juve per 3-1. Al ritorno, al comunale, fini 1-1: ancora a segno Brunori che replico al vantaggio di Mavididi. Nella stagione successiva l’andata si disputò al comunale. La Juventus di Pecchia si impose per 2-1, ribaltando la rete iniziale di Foglia con Mota Carvalho e il rigore di Clemenza. Nel secondo tempo l’attaccante amaranto Gori si fece parare un tiro dal dischetto. Altro boccone amaro nella partita di ritorno: rete di Zanimacchia che piego di misura la squadra allenata da Di Donato. Bisogna poi fare un balzo in avanti di tre anni perchè Arezzo e Juve B si ritrovino di fronte. Venticinque novembre 2023, al Moccagatta matura un’altra delusione per il cavallino che viene sconfitto di misura allungando, così, il tabù della Vecchia Signora.

A rileggere lo sviluppo delle gare, in ogni ko c’è sempre stato un elemento negativo tra sfortuna (pali), errori (rigori sbagliati) e ingenuità ( espulsioni) che hanno determinato il risultato negativo. Tra 48 ore l’occasione per invertire la tendenza e la cabala. L’Arezzo di Indiani non vuole certo fermarsi sul più bello dopo aver archiviato con largo anticipo la pratica salvezza. Quale miglior occasione allora per battere, finalmente, la Juve Next Gen, e scartare il regalo più atteso nell’uovo di Pasqua: tre punti per blindare definitivamente un posto sul trenino dei playoff che portano ad un posto in serie B.

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