L’Arezzo fa dietrofront: Giovannini se ne va. Cutolo è l’uomo mercato, Indiani in uscita

Sette mesi fa l’accordo lungo dieci anni e ora l’addio: la nota congiunta e i perché. Così cambia l’organigramma. Dove può andare il dg

9 maggio 2024
L’Arezzo fa dietrofront: Giovannini se ne va. Cutolo è l’uomo mercato, Indiani  in uscita

L’Arezzo fa dietrofront: Giovannini se ne va. Cutolo è l’uomo mercato, Indiani in uscita

di Andrea Lorentini

AREZZO

Già a caldo, a pochi minuti dalla fine di Juventus-Arezzo, Guglielmo Manzo aveva fatto intendere che era pronto a voltare pagina . "Nelle prossime ore ci concentreremo sull’organigramma del futuro" aveva dichiarato il patron nella sala stampa del Moccagatta. Nemmeno 24 ore dopo ecco l’annuncio della separazione da Paolo Giovannini. Un comunicato congiunto di presidente e ormai ex dg, nel quale si parla - ufficialmente - di "decisione consensuale dopo la presa d’atto comune che la società ha bisogno di una organizzazione diversa per perseguire gli obiettivi sportivi e aziendali dichiarati". Di fatto la nota del club di viale Gramsci certifica una frattura, che era ormai insanabile da settimane tra il manager della Garfagnana e Manzo, separati in casa e le cui strade erano destinate a dividersi.

Un comunicato che, al di là delle frasi di circostanza, non spiega i reali motivi dell’interruzione di un rapporto appena 8 mesi dopo aver fatto firmare allo stesso Giovannini un contratto di 10 anni. Già la scorsa settimana nell’intervista che il presidente amaranto aveva rilasciato al nostro quotidiano si era capito che una rivoluzione era nell’aria e che il primo a farne le spese sarebbe stato proprio Giovannini. "Cutolo è il mio riferimento. Lui sarà il direttore sportivo del futuro" l’affermazione di Manzo che di fatto incoronava l’ex capitano e metteva alla porta l’uomo che lui stesso aveva voluto fortemente due anni fa per dare finalmente una programmazione al club dopo stagioni di delusioni. Vittoria della serie D al primo colpo, salvezza anticipata e qualificazione playoff al ritorno in serie C.

Un biennio positivo "rispettando i budget economici" come sottolineato da Manzo nel comunicato, ma che non sono bastati per proseguire insieme. Senza una spiegazione chiara, allo stato attuale sembra un salto nel buio. Poi sarà il tempo a dire se questa svolta sarà stata foriera. La notizia dell’addio di Giovannini- che abreve uscirà dal cda del Cavallino - ha suscitato reazioni forti sui social da parte dei tifosi: in molti sono rimasti spiazzati e non hanno nascosto il proprio malumore. Nel frattempo Lucchese e Livorno pare lo abbiano già messo nel mirino. Con i rossoneri in Lega Pro (sarebbe un ritorno in una piazza dove vinse serie D e C2 nel 2008-2009 e nel 2009-2010) e i labronici che potrebbero portare credibilità al progetto per tornare in Lega Pro chiedendo a Giovannini di fare quanto accaduto ad Arezzo.

Toccherà adesso al direttore sportivo Nello Cutolo un ruolo di maggiore responsabilità per la parte sportiva e il mercato dopo un biennio passato a fianco di Giovannini. Da capire se la casella di direttore generale verrà occupa da un’altra figura. Uno degli indiziati principali è l’architetto Bertusi, sempre più centrale nell’Arezzo e al quale Manzo ha già annunciato di voler affidare la gestione di tutto l’indotto, ma c’è anche l’esperienza di Gianluca Zinci, dal 2014 in viale Gramsci, che potrebbe portare l’attuale segretario ad un ruolo di primo piano. Da capire se Sabatino Selvaggio manterrà le deleghe di amministratore delegato. In questo domino rimane sempre più incerto il futuro di Paolo Indiani. Il tecnico di Certaldo ha un altro anno di contratto, ma il suo forte legame con Giovannini potrebbe pesare nella scelta sua e del club. Un confronto tra l’allenatore e la società è atteso a breve. La sensazione è che, anche in questo caso, si vada verso una separazione.

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