L’Arezzo ora trema: la zona playout è vicina. E Indiani vuole una reazione già da Cesena

Dopo i risultati dell’ultimo turno il Cavallino ha visto ridursi a sole tre lunghezze il margine di vantaggio dalle posizioni a rischio

di AREZZO -
12 febbraio 2024
L’Arezzo ora trema: la zona playout è vicina. E Indiani vuole una reazione già da Cesena

L’Arezzo ora trema: la zona playout è vicina. E Indiani vuole una reazione già da Cesena

di Andrea Lorentini

Tra 24 ore l’ tornerà sul luogo del delitto. E’ già, perchè l’ultima volta al "Dino Manuzzi" di Cesena evoca ricordi spettrali per gli amaranto. Era il 2 maggio 2021 e la sconfitta contro i bianconeri sancì la retrocessione diretta del Cavallino in serie D al termine di una stagione da incubo. Uno stimolo in più per cancellare almeno in parte quell’onta nella storia centenaria del cavallino. A quesi tre anni di distanza è un diverso, fuori e dentro al campo, quello che si preparare ad affrontare la capolista, ormai lanciata verso il ritorno in B. Il coefficiente di difficoltà della partita di domani sera è, senza dubbio, il più alto di tutte le altre. I romagnoli stanno, di fatto, dominando il campionato dopo aver schiantato, sportivamente parlando, la concorrenza di tutte le altre pretendenti alla cadetteria. Solo la Torres ha provato a tenere testa per almeno un girone prima di mollare. Dodici punti di margine sui sardi, secondi, sono una distanza che pare incolmabile anche se siamo solo a metà febbraio.

A rendere la gara contro la prima della classe ancora più delicata una classifica che, dopo i risultati dell’ultimo turno, ha visto ridursi a sole tre lunghezze il margine di vantaggio sulla zona playout. L’ dovrà cercare di replicare la prestazione di Pontedera sperando che basti. Servirà ritmo alto e la spia dell’attenzione sempre accesa. I numeri dicono che il Cesena vanta la miglior difesa (appena 13 gol al passivo) e l’attacco più prolifico (54 reti segnate). Ha perso una sola volta e in casa, dove ha conquistato 32 dei 36 punti disponibili, è ancora imbattuta. Il Cavallino oltre a difendere bene, dovrà ritrovare sopratutto smalto a livello offensivo. Là davanti da qualche giornata le polveri sono un pò bagnate. Gucci, ad esempio, non segna da quasi due mesi. L’ultima rete del centravanti risale al derby contro il Perugia del 18 dicembre scorso.

Un appannamento che è fisiologico per un giocatore che da inizio stagione si è preso sulle spalle il peso della prima linea nell’attacco amaranto. I problema è che se il centravanti di Bagno a Ripoli è meno lucido sotto porta e meno efficace nel gioco di sponda ne risente tutta la squadra. C’è da ritrovare il miglior Gucci, ma anche gli altri attaccanti devono dare qualcosa in più. A cominciare da Pattarello che non ha paura di farsi dare palla e prendersi la responsabilità della giocata, ma spesso è poco lucido nelle scelte finali negli ultimi 16 metri. Domani sera si giocherà di fronte ad un avversario e in un’atmosfera da categoria superiore e per uno che poteva finire in B già a gennaio, sono novanta minuti che stuzzicano l’orgoglio.

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