Le esperienze valdarnesi di Alessio. "Farolfi e Casprini sono stati i più grandi»

Alessio Di Mella, ex calciatore di Montevarchi e San Giovanni, ricorda con soddisfazione le esperienze vissute in entrambe le squadre. Parla dei presidenti Farolfi e Casprini come i più importanti della sua carriera. Condivide anche l'allenatore Piero Braglia. Ora è dirigente dell'Atletico Leona Levane e non sarà uno spettatore disinteressato nella partita tra Sangiovannese e Montevarchi, pronosticando un pareggio.

di SAN GIOVANNI -
3 febbraio 2024

di Massimo Bagiardi

Alessio Di Mella ricorda con grande soddisfazione ed emozione le esperienze passate da calciatore a Montevarchi e . In maglia rossoblu c’è stato sei anni, quattro le stagioni trascorse in azzurro con un campionato vinto in entrambe le società e la fortuna di aver avuto due presidenti come Vasco Farolfi e Arduino Casprini che, tuttoggi, ricorda come i più grandi della sua carriera da calciatore: "Quando penso alle esperienze in queste due piazze mi ritornano subito in mente le figure di Farolfi e Casprini che assieme a Lezio Losi sono state in assoluto le più importanti nella mia carriera da calciatore. Ho avuto la fortuna di girare varie piazze del corso dei miei tanti anni calcistici sul rettangolo di gioco, sono stato anche nel profondo sud come a Brindisi ma queste erano due società che all’epoca in pochi potevano vantare tra serie D e serie C. Ecco perché ho sempre piacere nel rivivere determinate emozioni". Ma anche sul campo le soddisfazioni non sono mancate: "A Montevarchi vincemmo un campionato nelle ultime due giornate con la rocambolesca partita col San Donà in casa e poi in trasferta di Lugo col Baracca. A sono arrivato nel 97, trionfammo in serie D nel 2000 e fu una liberazione perché dopo tanti tentativi andati a vuoto riuscimmo in questa impresa". Con Sangiovannese e Montevarchi ha condiviso anche una allenatore, quel Piero Braglia che a dispetto degli anni continua ad essere attualmente uno dei più quotati della serie C: "Il più grande che ho avuto, uno che quando andavi in campo sapevi esattamente cosa fare e se la settimana prima sbagliavi qualcosa era sempre lì a dispensarti consigli per non ricadere negli errori fatti. Non a caso ha fatto e sta facendo una grande carriera, lo testimoniano i risultati".

Oggi riveste un ruolo dirigenziale nell’Atletico Leona Levane, in Prima Categoria, e per domenica la vede così. Non sarà, di certo, uno spettatore disinteressato: "Questo assolutamente no perché per me Sangiovannese Montevarchi rappresentano le tappe più belle dei miei anni calcistici. Secondo me vincerà la paura, parliamo di due formazioni che non se la stanno passando bene in classifica anche se il Montevarchi, secondo me, vorrebbe provare a vincere per rimettere in sesto una stagione che ai tifosi non sta andando troppo giù da quello che sento. Poi, come sempre, sarà una partita a sé ma se proprio dovessi dare un pronostico opterei per un pareggio. Alla fine potrebbe andare bene ad entrambe anche se la Sangiovannese per la posizione di classifica che occupa deve provare a vincere anche per agganciare lo stesso Montevarchi. Ci sarà sicuramente una grande cornice di pubblico, in queste categorie il calcio ha lasciato per strada diversi tifosi col passare degli anni ma Sangiovannese-Montevarchi è una partita che ha sempre richiamato tante persone dall’una e dall’altra parte".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su