Le pagelle

Punte alla ribalta, dietro brillano Tafa e Maggioli. E al goleador stavolta bastano venti minuti.

2 novembre 2023

Pezzolato 7: ormai non fa più notizia. Due interventi top nel primo tempo, capitola solo di rigore.

Graziani 6: lanciato nell’agone per risolvere il rebus ‘2005’, patisce l’emozione dell’esordio e si rannicchia sulla destra; poi prende confidenza e coraggio, tanto da sganciarsi in avanti "come cervo esce di foresta" citando Boskov (12’ st Valentini 6: anche lui all’esordio, se la cavicchia nella terra di mezzo).

Tafa 7: irreprensibile ed elegante, non sbaglia una virgola.

Maggioli 7: il volto ruvido della difesa. Ringhia su tutti i palloni, all’insegna del motto "andiamo a mangiare le caviglie dell’avversario".

Masini 6: dirottato a sinistra per esigenze contingenti, si adatta e non demerita.

Pecci 6-: smette i panni dell’apprendista ‘mezzala di squilibrio’ e indossa quelli dell’onesto faticatore del centrocampo, con alterne fortune (50’ st Casadio sv).

Gaiola 6-: dopo l’exploit di Prato, torna al tranquillo tran tran. Suo il mani galeotto che regala il penalty del momentaneo pareggio al Sant’Angelo.

Greselin 6-: conferisce dinamismo alla mediana andando a prendere alti gli ospiti, ma non brilla (37’ st Prestianni sv).

Mosole 7: personalità, rapidità di pensiero e pulizia di esecuzione. Suo il lancio illuminante che coglie impreparata la difesa barasina, disposta a presepe, e manda in porta Persichini, lesto a stappare la contesa (37’ st Barbatosta 6: dà il suo contributo all’assalto finale).

Babbi 7: commovente nel primo tempo, in cui rincula ripetutamente per dar manforte ai colleghi della difesa; nel secondo grida al raddoppio, ma la sua cornata no-look in avvitamento è rintuzzata dall’ubiquo Mecca sulla riga di porta.

Persichini 7: ritrova il campo, segna un gol e ne sfiora un altro (32’ st Merlonghi 8: è il castigamatti, l’alfa e l’omega, l’oro di Forlì. Alla prima occasione scarica un diagonale potentissimo, neutralizzato in due tempi da Nucci; ci riprova su punizione, ma non apre abbastanza il compasso. Non si arrende e al crepuscolo del match pesca l’asso pigliatutto: rasoiata chirurgica sul secondo palo, il ‘Morgagni’ implode e i rivali si… arrabbiano).

Marco Lombardi

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