Le pagelle. Geraci canta e porta la croce. Crecchi e Amico sugli scudi
Il Camaiore vince contro la Massese grazie alle prestazioni di Barsottini, Amico e Geraci. Il riassunto è di 156 caratteri.
BARSOTTINI 6,5 – La prima volta che viene chiamato in causa rischia il gollonzo, forse infastidito dal sole. Si riscatta poco dopo volando a deviare in corner l’inzuccata di Cornacchia.
BORGIA 6,5 – Parte in sordina, presidiando la fascia e assorbendo le sortite della Massese sul suo lato. Quando si aprono gli spazi, diventa un trattore.
VELANI 6,5 – Occasioni concesse al nemico pubblico numero uno? Mezza. Basta questo.
ZAMBARDA 6,5 – Vedi sopra. Postilla: oltre a Buffa, ci sarebbe pure Maggiari. Non gliela fanno strusciare mai.
CRECCHI 7 – Nel primo tempo è un’iradiddio. Lotta, si sbatte, si sgancia della linea per pressare tutto e tutti. Alla distanza perde un po’ di brillantezza.
AMICO 7,5 – In avvio, col pallone gestito soprattutto dalla Massese, si occupa di tappare eventuali linee di passaggio. Il gol (bellissimo) nel finale gli dà ulteriore sicurezza e nel secondo tempo, complici anche spazi più larghi, troneggia in mezzo.
ANZILOTTI 7 – Anche per lui la partita è soprattutto di lotta per almeno un’ora. Poi, alla distanza, tra suole nel traffico e sventagliate, fa vedere che conosce anche l’arte del governo.
D’ALESSANDRO 6,5 – Nel triello a sostegno di Geraci è il più penalizzato, visto che dalla sua parte la Massese sgancia spesso e volentieri Terigi. Lui tiene botta... in tutti i sensi, resistendo anche a uno scontro durissimo con Paci che lo costringe a indossare un turbante (dal 29’ st Arnaldi 6 – Rinforza le barricate in previsione del forcing finale della Massese).
BIAGINI 7 – Il suo piede educato rende pericoloso ogni calcio da fermo del Camaiore, che infatti la sblocca grazie a un suo angolo. Tra i lampi di qualità, tanta corsa per la squadra.
DA POZZO 6,5 – Rincula e riparte per tutta la partita con grande applicazione. Sua l’azione personale da cui nasce il raddoppio.
GERACI 7,5 – Prestazione totale. Un gol di testa, un’occasione di destro, sgroppate di alleggerimento e duelli a non finire. Standing ovation (dal 35’ st Kthella 6 – Mette il fisico a difesa dei 3 punti).
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