Le voci dagli spogliatoi. Alfonsi: "Non l’avrei mai pensato». Profili:: "Promesse mantenute»

Il bomber Stefano Spagna celebra la promozione della Civitanovese in serie D davanti a un pubblico festante. Il tecnico e i dirigenti esultano per il successo ottenuto con fatica, ma guardano già al futuro, puntando alla serie B con le giuste strutture.

29 aprile 2024
Alfonsi: "Non l’avrei mai pensato". Profili:: "Promesse mantenute"

Alfonsi: "Non l’avrei mai pensato". Profili:: "Promesse mantenute"

"Davanti a queste persone è una cosa stupenda". Petto nudo e un cappello da joker a tinte rossoblù in testa: è come si presenta a fine gara il bomber Stefano Spagna, l’autore del gol che ha mandato in serie D la Civitanovese. "Al di là della rete – afferma –, è stupendo vincere di fronte a un pubblico del genere". Scherza il centravanti, anche quando ripensa alla sua stagione iniziata tra infortuni e squalifiche. "I cavalli buoni si vedono alla fine – dice sorridendo –. Ho accettato le critiche, è stato un anno difficilissimo, ma nelle ultime tre partite ho realizzato tre gol importantissimi. Questo è quello che conta". Sugli spalti, la festa è già terminata, dopo i fumogeni, gli striscioni, i cori. "La capolista se ne va" si ode dagli spogliatoi. "Ad agosto ero al mare e pensavo: ‘che bel campionato l’eccellenza, che belle squadre: chissà chi lo vincerà’. Mai avrei immaginato che sarei stato io". Lo afferma il tecnico Sante Alfonsi, festante già qualche secondo prima del triplice fischio. "Contro la Maceratese – spiega – abbiamo preso una botta veramente forte (sconfitta 0-1, ndr), ma nel turno dopo abbiamo vinto con l’Azzurra Colli, una gara che non era facile. Se non avessimo fatto quel risultato, sarebbe finito tutto, ne sono certo". Certamente più composto nell’esultanza il dg Claudio Cicchi: "È una delle promozioni più sofferte per me", dichiara. "Abbiamo mantenuto la promessa. Il futuro? Questa società – sostiene il presidente Mauro Profili – è programmata per la serie B, ma ci vogliono tante cose che oggi non abbiamo. Perciò, non faremo un passo oltre la D finché non ci saranno le strutture".

Francesco Rossetti

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