L’ex capitano Selleri: "Ravenna, quanti ricordi"

Calcio serie D Domenica i giallorossi affronteranno la matricola Progresso, dove gioca il 37enne. "Che emozione. La vivrò come una festa".

29 novembre 2023
L’ex capitano Selleri: "Ravenna, quanti ricordi"

L’ex capitano Selleri: "Ravenna, quanti ricordi"

Domenica al Benelli, il Ravenna si troverà di fronte la matricola Progresso. La squadra di Castel Maggiore, reduce da 3 vittorie nelle ultime 4 giornate, è tornata a galla, ‘vedendo’ ora la zona salvezza ad un passo. A guidare in campo la formazione bolognese è Alfonso Selleri, stimatissimo ex capitano del Ravenna, protagonista di 4 stagioni con la maglia giallorossa (indossata 120 volte con 8 reti all’attivo), fra cui la promozione in serie C del 2017 e il secondo turno dei playoff di serie C, raggiunto nel 2019. Il mediano di Mordano – capocannoniere peraltro del ‘suo’ Progresso con 4 reti, di cui 3 pesantissime, perché hanno dato la vittoria nei match contro Forlì, Sant’Angelo e Carpi – tornerà al Benelli per la prima volta da avversario dopo i trascorsi col Ravenna. E lo farà col suo approccio sempre sorridente e positivo.

Selleri, chi l’avrebbe mai detto...

"Non so voi, ma io non l’avrei mai detto".

Sceso in Eccellenza come scelta di vita, adesso è tornato in D.

"Avevo deciso di dedicarmi alla mia attività, ma poi... non gioco mai per perdere e, col Progresso, l’anno scorso, è arrivata l’ammissione in serie D dopo la vittoria ai playoff col Giulianova".

E invece, chi l’avrebbe mai detto del Ravenna capolista?

"Probabilmente in pochi, ma chi capisce di calcio, sa che il Ravenna è stato costruito con la voglia di emergere. E, in questa categoria, a meno di ‘squadroni’ imbattibili, c’è molto equilibrio. La differenza la può fare l’ambiente, inteso come piazza e stadio".

Selleri di nuovo al Benelli, ma con una maglia diversa dopo le 120 in giallorosso. Che effetto le farà?

"Una emozione bella. Bella davvero. Una di quelle cose che ripagano di tanti sacrifici. Dentro di me la vivrò come una festa. Partite come queste, sono le soddisfazioni più grandi per un calciatore, perché, lo ripeto, mai avrei pensato di tornare a giocare da avversario a Ravenna, anche perché il Ravenna merita di stare fra i professionisti". Il Ravenna ha sempre vinto in casa...

"È la logica conseguenza di tutto quello che ruota attorno all’ambiente giallorosso".

Il Progresso è annunciato in grande forma. Anzi, in ascesa. "Le ultime 6 prestazioni, sono quelle di una squadra in crescita. L’organico è ‘verdissimo’. Escluso il sottoscritto e due ’98, gli altri sono tutti dal 2000 in giù. All’inizio abbiamo patito lo scotto del noviziato. Adesso invece abbiamo capito cosa vuol dire giocare in serie D. Quando la qualità difetta un po’, servono cuore e corsa, come successo domenica col Carpi".

Perché la sua squadra (5 vittorie e 8 sconfitte) non ha mai pareggiato?

"È proprio il problema dell’esperienza in categoria. Muovere sempre la classifica, è importantissimo".

Cosa l’ha impressionata di più del Ravenna?

"Nappello e Tirelli. Poi c’è Rrapaj, che è un valore aggiunto perché sa come si vince a Ravenna e lo sta trasmettendo alla squadra".

Roberto Romin

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