Lucchese - 91° minuto. Gorgone: "Rammarico"

Il trainer: "Ai ragazzi non rimprovero nulla, se non la distrazione sul gol"

25 marzo 2024
Lucchese - 91° minuto. Gorgone: "Rammarico"

Lucchese - 91° minuto. Gorgone: "Rammarico"

Ha vinto la squadra più forte e completa (differenza abissale tra le due "rose" in panchina), vale a dire il Cesena e, su questo, non ci piove. Ma, nel computo delle occasioni create, soprattutto nel primo tempo, la Lucchese avrebbe meritato il pari. I rossoneri hanno fatto la partita che dovevano fare, puntando tutto sull’agonismo, sull’ aggressività per provare a colmare l’evidente gap tecnico E, in gran parte, ci sono riusciti; poi sono capitolati su una giocata di classe in piena area di rigore da parte di Shpendi che si è destreggiato tra due avversari, poi ha servito l’accorrente Berti che, con una "sventola", ha centrato il bersaglio. Il vantaggio romagnolo ha spento l’entusiasmo della Lucchese che non ha avuto più la forza necessaria.

E, così, alla fine, a fare festa sono stati soltanto i mille tifosi bianconeri che sono usciti dal "Porta Elisa" al grido "la capolista se ne va". Quelli rossoneri sono andati via in silenzio, masticando ancora amaro per una sconfitta che complica la risalita, ma anche consapevoli che, questa, è una squadra che ha grossi limiti, specie in attacco e da ricostruire quasi ex novo.

In sala stampa l’allenatore Gorgone, amareggiato per il risultato negativo, ma nel complesso soddisfatto per la prestazione dei suoi. "E’ un peccato. Ho fatto e rifaccio – ha esordito – i complimenti al Cesena che ha strameritato la vittoria in campionato; ma, nonostante questo, era una partita dove potevamo fare punti. Bello il primo tempo. Nel secondo siamo un po’ calati, ma non posso recriminare e, come al solito, alla prima distrazione prendiamo gol. Dovrei essere contento per aver visto una buona prestazione, ma è una storia già vista. Siamo ancora nella terra di mezzo e dobbiamo fare punti. Pensiamo a Pesaro, dove ci aspetta una “battaglia” campale".

"Tra noi e loro – ha aggiunto poi il trainer rossonero – ci sono più di 40 punti di differenza e, questo, è un dato di fatto inoppugnabile. Da allenatore non riesco a condannare i ragazzi, perché c’è un dislivello evidente; ma, quando capitano queste partite, non possiamo prendere gol nei primi cinque minuti di sbandamento. Dobbiamo sopportare un po’ di più i momenti negativi. Diamo merito agli altri, anche se c’è il rammarico per il risultato e, certo, non butto la croce sui ragazzi che stanno spingendo dall’inizio. Poi ci sono i valori e quelli, a gioco lungo, sono saltati fuori".

"Non parlo mai degli arbitri – ha concluso il tecnico – , ma alcune decisioni non mi son piaciute, compresa l’azione finale su Guadagni". Gorgone ha, infine, ricordato che De Maria si è bloccato durante il riscaldamento e che, anziché schierare Alagna che sarebbe stato in difficoltà sui palloni alti, ha preferito Sabbione a destra, spostando Quirini a sinistra. Da oggi tutti a lavoro, perché giovedì è alle porte.

Emiliano Pellegrini

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