Lucchese: futuro, così parlò Bulgarella: "Gorgone il trainer, ho un piano per lo stadio"

Il presidente: "L’allenatore merita una seconda chance. Evacuo nuovo diesse? E’ un anno che non lo vedo, ma so a chi affiderò quel ruolo"

4 maggio 2024
Lucchese: futuro, così parlò Bulgarella: "Gorgone il trainer, ho un piano per lo stadio"

Lucchese: futuro, così parlò Bulgarella: "Gorgone il trainer, ho un piano per lo stadio"

Stop alle indiscrezioni. Per cercare di capire che cosa bolle nel "pentolone" rossonero, abbiamo alzato il telefono ed abbiamo chiamato Andrea Bulgarella. E, come sempre, il presidente è stato gentile e cordiale ed ha risposto alle nostre domande che, in definitiva, sono quelle che si stanno ponendo gli sportivi leggendo i giornali di questi giorni.

Presidente: partiamo dal direttore sportivo. E’ vero che è in arrivo Felice Evacuo?

"Guardi, per non creare false illusioni o riportare quelle che sono solo delle indiscrezioni, vi assicuro che non vedo Evacuo dallo scorso anno, quando, è vero, che per un breve periodo fu il “diesse” della Lucchese in pectore, perché contattato da altri. Poi, come noto, la società scelse Frara. Al momento vi posso dire che ho individuato il manager che conosce la categoria che dovrà occuparsi di fare da collante tra squadra e società ed occuparsi del mercato, rispondendo solo al sottoscritto. Ma soltanto dopo che avremo trovato un accordo lo comunicheremo ufficialmente".

Dunque, per la seconda volta, a quanto pare, niente Evacuo "diesse" della Lucchese quando sembrava fatta. E, ad essere sinceri, la ventilata ipotesi di affidare la ricostruzione della squadra ancora ad un "esordiente" della categoria, dopo Frara, era sembrata ai più troppo azzardata. Vedremo.

Passiamo all’allenatore. Lei presidente, ultimamente, non è stato "tenero" nemmeno con Gorgone, dopo averlo difeso con convinzione anche quando il campionato ha preso una brutta piega. Un po’ tutti hanno tratto la conclusione che non sarebbe stato ancora lui a guidare la Lucchese nella prossima stagione. Qual è la sua posizione ufficiale?

"Non ho nessun problema ad ammettere che ho sempre difeso il mister, anche se può aver commesso degli errori nel corso della stagione. Peccati di gioventù, li chiamo io, dal momento che Gorgone era alla sua prima esperienza in un campionato professionistico e, oltretutto, in una “piazza” esigente come Lucca. E, allora, vi dico con estrema chiarezza che la Lucchese l’allenatore ce l’ha già ed è Giorgio Gorgone. Il mister è, prima di tutto, una persona seria, perbene ed ha ancora un anno di contratto. Mi piace la sua idea di calcio. Ripeto: ha sicuramente commesso degli errori, un po’ come tutti noi del resto, dal sottoscritto in avanti. Ma credo che meriti una seconda chance. Sicuramente ha capito che tipo di campionato è la serie “C”, dove serve la concretezza, più che il bel gioco. Oltretutto potrà essere di sostegno al futuro direttore sportivo: sia per quanto riguarda il valore e le caratteristiche dei giocatori attualmente in organico, sia per suggerire i nomi di quei giocatori, possibilmente giovani, che lo hanno favorevolmente impressionato nel corso del campionato e che vedrebbe volentieri nella Lucchese del prossimo anno".

Dunque Gorgone non lascia, anzi raddoppia e con lui il resto dello staff tecnico.

Chiudiamo con il capitolo nuovo stadio. Ormai è chiaro che il progetto iniziale da 50miioni di euro non vedrà più la luce ed è anche vero che Lei, sin dall’inizio, ha mostrato più di una perplessità sulla fattibilità del mega "Porta Elisa". Ma, allora, che fine farà lo stadio? Perché ha bisogno di molti interventi, a cominciare dal terreno ridotto piuttosto male...

"Se sarà ufficialmente riposto nel cassetto il progetto del quale si sta parlando ormai da mesi, il mio Gruppo è disponibile a presentare al Comune un suo progetto, diciamo così più “snello”, ma ugualmente efficiente e, soprattutto, fattibile e sostenibile sotto l’aspetto economico. Un progetto realistico che prevede l’ammodernamento dell’attuale “Porta Elisa” nel giro di un paio d’anni, senza fare voli con la fantasia. Se la cosa interessa, noi ci siamo...".

Emiliano Pellegrini

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