Lucchese: il giudizio dell’"ex". Delli Carri: "Rossoneri da temere"

L’attuale "ds" del Pescara, già difensore di Orrico e Lippi: "Giocano con dinamismo e sono molto organizzati"

20 ottobre 2023

Ha giocato due stagioni di serie "B" nella Lucchese. Oggi Daniele Delli Carri, cinquantaduenne pugliese di Foggia, è il direttore sportivo del Pescara che sarà di scena domenica pomeriggio al "Porta Elisa" in una sfida di grande richiamo, oltreché molto importante ai fini della classifica.

Queste, per i più giovani, alcune notizie storiche sul difensore. Nell’autunno del 1990 Delli Carri viene ingaggiato dal Torino per 200 milioni delle vecchie lire. L’anno dopo passa in prestito alla Lucchese in "B", giocando 18 partite. Quindi rientra alla "casa" madre che lo gira nuovamente in rossonero, dove, questa volta, colleziona 31 "gettoni".

Ricordando quegli anni trascorsi all’ombra delle Mura, Delli Carri, ai colleghi abruzzesi ha dichiarato tra l’altro: "A Lucca sono stati due anni splendidi. Ho avuto la fortuna di essere allenato da due maestri come Lippi ed Orrico. Tanti bei ricordi. Avevo 20 anni. Era una serie “B” di alto livello. Lì ho lasciato tanti amici".

"Dei miei ex compagni, a parte Eusebio (Di Francesco, ndr) – ha aggiunto l’ex stopper rossonero – , con il quale il rapporto di amicizia si è consolidato nel tempo, ricordo i vari Di Stefano, Russo, Paci, Pascucci, Rastelli, Landucci e tanti altri. Eravamo una gran bella famiglia".

Poi l’attuale dirigente abruzzese ha analizzato il match contro la Lucchese, ma, prima, ha speso due parole sul momento del Pescara. "Nelle ultime due gare – ha sottolineato – abbiamo sbagliato sotto porta, ma, come ha ripetuto il nostro mister, l’importante è aver creato i presupposti per fare gol. E’ mancato soltanto un pizzico di cinismo".

Questo, invece, il suo giudizio sui rossoneri. "La Lucchese – ha detto Delli Carri – è una bella realtà, in un girone livellato nei valori medio alti, dove anche le cosiddette piccole possono mettere in difficoltà le grandi. Per quello che ho visto, la squadra di Gorgone non specula affatto sul risultato ed è molto organizzata in fase di non possesso. Mi sento di poter dire tranquillamente che il mister, che è stato anche un giocatore del Pescara, sta svolgendo un buonissimo lavoro. Non scopro nulla dicendo che, domenica, al “Porta Elisa”, farà piuttosto “caldo” e che sarà una gara ad alti contenuti tecnici e di spettacolarità".

E, mentre Zeman ha ritrovato Tunjov, rientrato dagli impegni con la Nazionale estone, a Saltocchio prosegue la preparazione rossonera, con Benassai che dovrebbe essere recuperato, anche se mancano notizie ufficiali e tornare a formare, con Tiritiello, una delle coppie difensive più forti del girone. Ma per capire come Gorgone affronterà il Pescara, che abitualmente schiera cinque-sei "under", bisognerà aspettare la vigilia.

Sarà, soprattutto, interessante sapere se la Lucchese si presenterà con il modulo di inizio stagione, vale a dire il "4-2-3-1" oppure se passerà al "4-3-3", con un centrocampista in più ed un trequartista in meno. E’ chiaro che la sfida al Delfino del "maestro" Zeman sta facendo registrare un forte interesse nella tifoseria rossonera, pronta a sostenere a gran voce Tiritiello e compagni. Nutrita anche la rappresentanza abruzzese.

Emiliano Pellegrini

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