Lucchese: ribaltone in agguato. Gorgone uomo solo nella tempesta

Dalla società ancora silenzio, mentre si rincorrono voci su un possibile frettoloso esonero. Torna Benassai

1 novembre 2023
Lucchese: ribaltone in agguato. Gorgone uomo solo nella tempesta

Lucchese: ribaltone in agguato. Gorgone uomo solo nella tempesta

E’ normale, nel calcio, che, dopo quattro sconfitte consecutive ed una posizione di classifica a galleggio tra play-off e play-out, dopo i risultati dei posticipi (vittorie di Cesena, Perugia, Arezzo), la posizione dell’allenatore Gorgone possa essere messa in discussione. Ma, di qui a pensare, come sembra che a qualcuno sia venuto in mente – non è un caso che siano saltate fuori le voci di un possibile ribaltone in panchina – di tirare il cappello per aria e addossare tutte le responsabilità all’allenatore, ce ne corre. E sarebbe anche ingiusto.

Gorgone può aver commesso qualche errore nella scelta degli uomini e nella decisione, contro il Pontedera, di lasciare il solo Tiritiello a protezione di Chiorra, avendo in panchina difensori puri come Merletti e Quirini; ma vogliamo riconoscere o no che il trainer si è trovato a gestire, a causa di infortuni e squalifiche, un organico assolutamente carente nelle alternative in difesa? Siccome questa è la pura verità, sono chiamati in causa i "costruttori" della squadra che, sull’argomento, si sono guardarti bene dal fornire delle risposte.

Comunque vogliamo essere chiari. Il solo autorizzato a prendere una decisione, qualunque sarà l’esito del match in terra sarda, è il presidente Bulgarella e nessun altro. Sembra anche di capire che Gorgone e la squadra siano stati lasciati sole nel dipanare una matassa che è diventata ingarbugliata, ma che può essere sbrogliata se la squadra tornerà a giocare come ha sempre fatto, cioè con il modulo "4-2-3-1", ma, soprattutto, con lo spirito e l’entusiasmo di chi non deve né vincere il campionato, né arrivare quarto o quinto, ma conquistare, per il terzo anno consecutivo, un posto nei playoff. Perché è quello l’obiettivo alla portata di Tiritiello e compagni in un girone, oltretutto, più forte rispetto allo scorso anno. Con una classifica molto corta, sarebbe sufficiente, intanto, una vittoria per lasciarsi alle spalle il periodo-no, per, poi, riprendere quel cammino regolare tenuto dalla Lucchese nelle prime otto giornate. E’ ovvio che la squadra avrebbe bisogno di sentire attorno a sé, non tanto il sostegno dei tifosi, perché quello non è mai venuto meno, ma la fiducia piena da parte della società, i cui silenzi, però, valgono più di qualsiasi parola.

Passando al campo, il trainer recupera anche Benassai e potrà, quindi, ripresentare la difesa di sempre, mentre qualche scelta dovrà essere fatta dalla metà campo in avanti. Qui, oltre a Gucher, che fino ad oggi è stato il più continuo, dovrebbe giocare ancora il giovane Cangianiello oppure il più esperto Tumbarello. Alle spalle di Magnaghi potremmo rivedere Guadagni, Rizzo Pinna e Fedato. In una parola, la Lucchese dell’inizio di stagione che aveva giocato bene e convinto. E’ vero che ad Olbia (arbitra Gangi di Enna) c’è il... mare, ma vogliamo augurarci che non rappresenti l’ultima "spiaggia" per Gorgone.

Emiliano Pellegrini

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