Lucchese: ribaltone in agguato. Gorgone uomo solo nella tempesta
Dalla società ancora silenzio, mentre si rincorrono voci su un possibile frettoloso esonero. Torna Benassai

E’ normale, nel calcio, che, dopo quattro sconfitte consecutive ed una posizione di classifica a galleggio tra play-off e play-out, dopo i risultati dei posticipi (vittorie di Cesena, Perugia, Arezzo), la posizione dell’allenatore Gorgone possa essere messa in discussione. Ma, di qui a pensare, come sembra che a qualcuno sia venuto in mente – non è un caso che siano saltate fuori le voci di un possibile ribaltone in panchina – di tirare il cappello per aria e addossare tutte le responsabilità all’allenatore, ce ne corre. E sarebbe anche ingiusto.
Gorgone può aver commesso qualche errore nella scelta degli uomini e nella decisione, contro il Pontedera, di lasciare il solo Tiritiello a protezione di Chiorra, avendo in panchina difensori puri come Merletti e Quirini; ma vogliamo riconoscere o no che il trainer si è trovato a gestire, a causa di infortuni e squalifiche, un organico assolutamente carente nelle alternative in difesa? Siccome questa è la pura verità, sono chiamati in causa i "costruttori" della squadra che, sull’argomento, si sono guardarti bene dal fornire delle risposte.
Comunque vogliamo essere chiari. Il solo autorizzato a prendere una decisione, qualunque sarà l’esito del match in terra sarda, è il presidente Bulgarella e nessun altro. Sembra anche di capire che Gorgone e la squadra siano stati lasciati sole nel dipanare una matassa che è diventata ingarbugliata, ma che può essere sbrogliata se la squadra tornerà a giocare come ha sempre fatto, cioè con il modulo "4-2-3-1", ma, soprattutto, con lo spirito e l’entusiasmo di chi non deve né vincere il campionato, né arrivare quarto o quinto, ma conquistare, per il terzo anno consecutivo, un posto nei playoff. Perché è quello l’obiettivo alla portata di Tiritiello e compagni in un girone, oltretutto, più forte rispetto allo scorso anno. Con una classifica molto corta, sarebbe sufficiente, intanto, una vittoria per lasciarsi alle spalle il periodo-no, per, poi, riprendere quel cammino regolare tenuto dalla Lucchese nelle prime otto giornate. E’ ovvio che la squadra avrebbe bisogno di sentire attorno a sé, non tanto il sostegno dei tifosi, perché quello non è mai venuto meno, ma la fiducia piena da parte della società, i cui silenzi, però, valgono più di qualsiasi parola.
Passando al campo, il trainer recupera anche Benassai e potrà, quindi, ripresentare la difesa di sempre, mentre qualche scelta dovrà essere fatta dalla metà campo in avanti. Qui, oltre a Gucher, che fino ad oggi è stato il più continuo, dovrebbe giocare ancora il giovane Cangianiello oppure il più esperto Tumbarello. Alle spalle di Magnaghi potremmo rivedere Guadagni, Rizzo Pinna e Fedato. In una parola, la Lucchese dell’inizio di stagione che aveva giocato bene e convinto. E’ vero che ad Olbia (arbitra Gangi di Enna) c’è il... mare, ma vogliamo augurarci che non rappresenti l’ultima "spiaggia" per Gorgone.
Emiliano Pellegrini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su