L’ultimo gol del Pifferaio. Il “giramondo“ Piovaccari appende le scarpe al chiodo

Si ritira a quasi 40 anni il bomber di Gallarate che non ha mai segnato in serie A. In Spagna una sua rete regala la salvezza al San Cristobal, poi l’annuncio sui social.

di GIULIO MOLA -
17 maggio 2024

GALLARATE (Varese)

All’ultimo respiro e per l’ultima grande gioia. All’alba dei 40 anni modo migliore non poteva esserci per dire addio al calcio, e Federico Piovaccari, originario di Gallarate ma giramondo del pallone per professione (sul passaporto della vita porta i timbri dell’Australia e della Cina), ha avuto il merito di congedarsi alla sua maniera: entra in campo e al minuto novantaquattro realizza il gol salvezza con la maglia del CP San Cristobal prima di appendere le scarpe al chiodo. Una bella favola del pallone, perché qui siamo in Spagna, ma non nella ricchissima Liga bensì nella Tercera Division (equivalente all’Eccellenza italiana). Da fine dicembre, dopo la breve parentesi con la Cavese, Piovaccari aveva deciso di fare ritorno in terra iberica a distanza di 5 anni, con il Centre Parroquial San Cristóbal, squadra della piccola città di Terrassa, in Catalogna.

Pochi giorni fa l’attaccante è sceso in campo nella sfida salvezza contro il Villassar de mar, terzo in classifica: ma vincendo, la squadra catalana avrebbe conquistato la permanenza con un turno d’anticipo. E puntuale è arrivato il suo gol nel finale, regalo bellissimo per i suoi tifosi. Fino all’ultimo ha confermato che la sua è stata una carriera ricca di emozioni e soddisfazioni, con un solo rimpianto: non aver segnato in serie A. Ma nella bacheca del “Pifferaio“ (soprannome che deriva dal suo curioso modo di esultare) c’è tanto altro: un campionato e una supercoppa vinti in Romania, poi capocannoniere in Serie B e in Lega Pro, un gol nella fase finale della Champions League. Basta dare un’occhiata al suo curriculum per capire quanto per lui, cresciuto calcisticamente prima a Cairate e poi alla Pro Patria, non contasse la categoria ma la passione: Castellettese, Inter, Vittoria, San Marino, Triestina, Treviso, Ravenna, Cittadella, Sampdoria, Brescia, Novara, Grosseto, Steaua Bucarest, Eibar, Western Sydney, Córdoba, Zhejiang Yiteng, Ternana, Córdoba, Rayo Vallecano, Córdoba, Paganese, Messina, Giugliano, Cavese e San Cristóbal.

"ll momento tanto atteso è arrivato - dice Piovaccari sui “social“ -, è giunto il momento di dire addio al calcio professionistico. È stata un viaggio fatto di emozioni, sacrifici e tantissime gioie. Vorrei ringraziare ogni singolo compagno di squadra, allenatori, i membri dello staff, magazzinieri e i tifosi che hanno reso questo viaggio incredibile. Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia per il loro costante sostegno e amore in ogni momento, senza tutti VOI non avrei raggiunto i successi che ho avuto il privilegio di vivere"

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