Magrini: "Prova non alla nostra altezza. Bene il carattere e la voglia di lottare"

Il tecnico Magrini analizza la prestazione del Siena contro il Scandicci: mancanza di brillantezza, demerito nel pareggio, necessità di maggiore aggressività fisica. Sostituzioni strategiche confermano la solidità difensiva della squadra.

18 febbraio 2024
Magrini: "Prova non alla nostra altezza. Bene il carattere e la voglia di lottare"

Magrini: "Prova non alla nostra altezza. Bene il carattere e la voglia di lottare"

Una disamina sincera quella del tecnico bianconero Lamberto Magrini (nella foto) al termine di Scandicci-Siena. "Mi sono accorto che quando giochiamo in anticipo o un turno infrasettimanale – le parole del mister –, qualcosina perdiamo sotto l’aspetto della brillantezza. Non è stata una prestazione all’altezza del Siena. sono soddisfatto della prova sotto l’aspetto del carattere, della voglia di portare a fondo una giornataccia. Eravamo sulle gambe, loro sono arrivati sempre primi sulle seconde palle, erano più aggressivi. Dobbiamo rendere merito allo Scandicci, ma in questo pareggio c’è molto demerito nostro: ci è mancato tutto, cattiveria fisica, contatto fisico, ripartenze. I ragazzi sono stati bravi a portare a casa il risultato positivo, in fin dei conti fuori casa la media inglese è sempre a zero". "Se loro hanno fatto meglio nel primo tempo – ha aggiunto –, nella ripresa abbiamo comunque provato un po’ a giocare, senza essere mai pericolosi, a parte la conclusione di Galligani che è andata fuori; è stata una lotta in mezzo al campo, ma li abbiamo tenuti. Poi, vedendo la tendenza dell’arbitro a lasciar giocare nonostante i tanti falli, da entrambe le parti, siamo stati troppo ‘fighette’, eravamo sempre per terra, a differenza di loro. Dovevamo essere fisicamente più tosti. Sì, su Boccardi c’era un rigore nettissimo, ma neanche ne parlo. In Eccellenza non li fischiano, dentro l’area di rigore è una lotta greco-romana, non è calcio. Tutti gli avversari marcano a uomo, a differenza nostra che marchiamo a zona e non concediamo agli altri questo vantaggio". Magrini ha quindi spiegato la scelta delle sostituzioni. "Vedevo che alcuni dei ragazzi erano al di sotto del loro rendimento standard, quindi ho dovuto fare delle valutazioni. Cavallari, aveva giocato la prima partita dopo lo stop domenica, era in affanno fisicamente, poi si è ripreso. Anche Boccardi e Galligani non erano al top, Candido ha avuto i crampi. L’idea di mettere Achy ce l’avevo comunque già da una quindicina di minuti". La scelta Biancon si è comunque rivelata giusta. "Con il loro attaccante che si allontanava dalla zona della palla e sfilava sul secondo palo per andare alla conclusione – ha chiuso Magrini –, con lui e Cavallari, più strutturati, mi sentivo più sicuro. Ma la scelta è stata anche per far recuperare Achy che nel girone di ritorno le ha giocate tutte. Biancon poi è un giocatore affidabile. Dietro abbiamo controllato bene, è la quarta partita che non subiamo, significa che la squadra è compatta. Anche il centrocampo ha lavorato bene in fase di non possesso".

A.G.

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