Merlonghi a secco? La vetta si allontana . La priorità del Forlì: ritrovare il bomber

Dopo le 10 reti che avevano proiettato la squadra in alto, l’attaccante (nell’ultima gara out per squalifica) a digiuno da 6 giornate

di FRANCO PARDOLESI -
15 febbraio 2024
Merlonghi a secco? La vetta si allontana . La priorità del Forlì: ritrovare il bomber

Merlonghi a secco? La vetta si allontana . La priorità del Forlì: ritrovare il bomber

Nel calcio esistono, da sempre, due ovvie ma fondamentali ‘regole’. La prima riguarda la solidità del riparto difensivo. La seconda è quella che per vincere gli attaccanti devono buttare il pallone in rete e con continuità. Nel Forlì il cannoniere principe è Mario Merlonghi: il bomber che il diesse Cristiano Protti ha vestito di biancorosso dopo le due stagioni vissute assieme alla Sammaurese, campionati in cui l’attaccante romano ha contribuito a far tenere la squadra in D mettendo a segno ben 30 reti in 72 gare disputate.

L’avventura di Merlonghi col Forlì è ripartita esattamente da dove si era conclusa col club cesenate. Le dieci reti spedite nel sacco nei primi 16 match di campionato hanno fatto ingolosire tifosi e società, con l’innalzamento dall’obiettivo di centrare un posto nei playoff verso la speranza di puntare decisamente al bersaglio grosso. A frapporsi al nuovo, giustificato, entusiasmo, però, è sopraggiunta l’astinenza dello stesso 36enne attaccante che, contando anche il match amaramente pareggiato (1-1) in casa del Borgo San Donnino nel quale la punta era squalificata, si protrae da sei giornate.

Un digiuno che si sta facendo sentire e che è pesato soprattutto nella penultima gara dei galletti, quella persa inopinatamente in casa col Sangiuliano City (0-1); poi il citato pari di Fidenza, un punto in due partite che ha portato il gap dal vertice a -7. Due risultati deludenti che, pur considerate le sviste arbitrali che hanno penalizzato il Forlì, hanno sottolineato la difficoltà degli avanti a trovare la via della rete. E nelle ultime partite Merlonghi è rimasto all’asciutto nonostante il ritorno al suo fianco di Thomas Bonandi, sua spalla ideale nelle battaglie nei campionati con la Sammaurese.

Nella stagione passata il Forlì aveva finito col pagare cara la mancanza di un numero 9 in grado di finalizzare il gioco di una squadra a lungo in lizza per il primato: Cognigni e Tascini, i due centravanti, segnarono solo due reti a testa, limitati da infortuni che li tennero fuori per gran parte della loro esperienza in biancorosso. Una mancanza che rese inutile l’ottima vena degli attaccanti esterni Caprioni e Varriale, a segno rispettivamente 11 e 10 volte. Un rammarico acuito dalle 14 reti segnate quest’anno da Cognigni, in Eccellenza col Giulianova, e dalle 9 di Tascini col Trestina in serie D.

Il Forlì di quest’anno vanta la capacità di andare in rete comunque con diversi elementi. Oltre ai 10 gol di Merlonghi i 32 totali sono distribuite tra altri dodici giocatori: Greselin (5), Babbi (4), Persichini (3), Bonandi (2) e, con una rete a testa, Calì, Casadio, Gaiola, Maggoli, Pecci, Prestianni, Rossi e Rosso. Una cooperativa del gol senz’altro importante, che però per tornare a dare la caccia alla capolista Ravenna ha bisogno di ritrovare le reti del suo bomber Mario Marlonghi.

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