Mulinacci: "E’ una Robur da applausi. Il Comune deve riprendersi il Franchi"

Il presidente dei Fedelissimi Lorenzo Mulinacci ri-eletto numero uno del Club Siena, parla di un 2024 carico di aspettative. Risultati sportivi positivi, ma ancora conseguenze del periodo più brutto. Speranza che il Franchi possa tornare disponibile e che la Robur possa tornare nel calcio professionistico.

di ANGELA GORELLINI -
27 dicembre 2023
Mulinacci: "E’ una Robur da applausi. Il Comune deve riprendersi il Franchi"

Mulinacci: "E’ una Robur da applausi. Il Comune deve riprendersi il Franchi"

Il 2023 sta per cedere il passo a un 2024 carico di aspettative. Quelle del Siena, quelle del presidente dei Fedelissimi Lorenzo Mulinacci (nella foto con mister Magrini), ri-eletto numero uno del Club. "Mi fa piacere – ha detto –, anche perché stavolta possiamo ripartire con serenità dopo tre anni complicati. Fino a questo momento le cose stanno andando bene, nella speranza che il periodo più brutto sia alle spalle. Nella passata stagione si sono viste cose allucinanti, che io nella mia vita da tifoso non avevo mai vissuto. Se c’è una cosa che mi dispiace è il non essere stato creduto quando dicevo, esattamente un anno fa".

"I risultati sportivi hanno abbagliato – ha aggiunto –, ma i risultati sono amichevoli se poi la società non si iscrive al campionato. E ne paghiamo ancora le conseguenze, non potendo giocare al Franchi". Una nota dolente. "Non si capisce come il Comune non possa riappropriarsi di una struttura di sua proprietà – ha affermato Mulinacci –, non mantenuta e che sta andando in malora. Al di là del ritardo della sentenza del Tar della Toscana, mi sembra una cosa assurda. Mi auguro che già a inizio 2024 il Franchi possa tornare disponibile, che il Comune esegua immediatamente i lavori necessari, come ci ha detto l’assessore allo sport Lorenzo Lorè, quindi di tornare a giocare al Rastrello, se non subito almeno nella parte finale del campionato per festeggiare lì la promozione.La cosa più allucinante è che la vecchia proprietà abbia ancora in mano il Franchi per una vecchia convenzione senza né capo, né coda".

Anche se a Badesse, però, la Robur vola. "Credo che la società, lo staff e i giocatori non potessero fare più di quello che hanno fatto – ha sottolineato il presidente dei Fedelissimi –: la squadra si è radunata a campionato già iniziato. Sono riusciti a ricreare entusiasmo tra i tifosi, anche se in una categoria bassa, in cui il Siena non aveva mai militato. Ma questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza, per tornare nel calcio professionistico, dove credo che il Siena debba stare".

"Una cosa che mi piace – ha poi proseguito – è il rapporto che si è creato tra la Robur e i tifosi. Un rapporto genuino che va a perdersi, salendo di categoria. E’ il bello del calcio, vivere la propria passione, senza lacci o laccetti. Il calcio business non fa bene. Chi mi ha colpito? I difensori centrali Biancon, Cavallari e Achy sono tanta roba. Lollo non c’entra niente con l’Eccellenza, tra i giovani Hagbe che potrebbe esserci d’aiuto anche l’anno prossimo".

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