Panchina Arezzo, Caserta è in pole position. Battistini: "Fabio ha ambizioni da vertice"

L’ex attaccante amaranto segue da vicino il club: "Non mi aspettavo la rottura con il dg Giovannini. Mi piacerebbe anche Braglia"

di AREZZO -
26 maggio 2024
Panchina Arezzo, Caserta è in pole position. Battistini: "Fabio ha ambizioni da vertice"

Panchina Arezzo, Caserta è in pole position. Battistini: "Fabio ha ambizioni da vertice"

di Luca Amorosi

Sempre più Fabio Caserta nel mirino dell’ per il dopo-Indiani: non solo come nome suggestivo, ma proprio una pista, quella dell’ex allenatore del Cosenza, che sta prendendo sempre più corpo seguendo le indiscrezioni emerse ieri sul futuro della panchina amaranto.

Su questo e altro abbiamo allora chiesto un parere a un ex attaccante amaranto e allenatore navigato che non ha mai smesso di seguire l’ e di aggiornarsi sul mondo del calcio: Pier Francesco Battistini.

Battistini, si aspettava questo cambio di rotta dell’?

"La risoluzione con Giovannini un pò mi ha sorpreso, mentre quella di Indiani, dopo il divorzio col direttore, a quel punto me l’aspettavo: probabilmente chiedeva certe garanzie contrattuali e la società ha fatto scelte diverse. Un cambiamento può anche essere fisiologico dopo un biennio comunque molto positivo. Non era scontato né vincere la D, né salvarsi tranquillamente e accedere ai playoff al primo anno di C, esprimendo sempre un buon gioco e facendo minutaggio".

Ritiene che il percorso avviato possa comunque proseguire?

"Assolutamente. Cutolo ha lavorato insieme a Giovannini in questi due anni quindi una certa continuità può esserci. Parliamo comunque di una società che sta lavorando bene, anche a livello infrastrutturale come dimostrano il progetto stadio, il centro sportivo a Rigutino e l’albergo. A livello tecnico, poi, sotto contratto c’è una rosa importante".

A proposito, confermare buona parte del gruppo attuale sarebbe una buona idea?

"Sì, perché ci sono giocatori di valore, giovani ma non solo, che si sono messi in risalto e sono una base buona per costruire una squadra importante nel tempo. Serviranno degli innesti, penso al reparto offensivo e nei ruoli dove magari qualcuno ha reso meno delle aspettative. Dipenderà però anche dalle idee tattiche e di gioco dell’allenatore che verrà".

Che ne pensa dei nomi circolati per la panchina?

"Braglia è quello che conosco meglio perché mi ha allenato: ha esperienza, carattere e idee spesso innovative. Caserta ha già vinto la C; prenderlo significherebbe avere subito ambizioni di vertice. Però sono tutti profili validi, anche Dal Canto, Troise o Barilari, che avrà meno esperienza ma ha dimostrato di saper lavorare coi giovani e ha fatto molto bene a Sestri Levante".

Che girone dobbiamo aspettarci l’anno prossimo?

"Non ci sarà il Cesena che puntava alla B da anni con una gran bella programmazione, ma sono retrocesse Ascoli e Ternana che sono piazze importanti. Bisognerà vedere però con che forza ripartiranno".

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