Pontedera, orgoglio e coraggio non bastano. Pareggio a Pescara e addio ai playoff

Granata subito in avanti grazie a un’autorete. Poi subiscono due gol ma Delpupo sigla il 2-2: nel finale Ianesi vicino al colpaccio

8 maggio 2024
Pontedera, orgoglio e coraggio non bastano. Pareggio a Pescara e addio ai playoff

Pontedera, orgoglio e coraggio non bastano. Pareggio a Pescara e addio ai playoff

PESCARA

2

PONTEDERA

2

PESCARA (4-3-3): Plizzari; Floriani, Brosco, Mesik, Milani; Tunjov (37’ st Franchini), Squizzato, Aloi (37’ st De Marco); Merola, Cuppone (27’ st Cangiano), Accornero (40’ st Meazzi). All. Cascione.

PONTEDERA (3-4-2-1): Vivoli; Calvani (34’ st Pretato), Espeche, Martinelli (1’ st Delpupo); Cerretti (17’ st Ambrosini), Guidi, Ignacchiti, Perretta; Benedetti (30’ st Lombardi), Ianesi; Selleri (17’ st Ganz). All. Canzi.

Arbitro: Antonino di Agrigento.

Marcatori: 4’ autorete Milani (PE), 35’ pt Cuppone (PE), 38’ pt Cuppone (PE); 23’ st Delpupo (PO).

Note: spettatori 3.603; ammoniti Delpupo, Aloi, Guidi; angoli 3-2.

PESCARA - Si è chiusa qui, in uno stadio che fino a sette anni fa ha visto esibirsi squadre come Juventus, Inter, Milan, l’avventura del Pontedera, al termine di una partita bellissima per intensità e con la qualificazione tenuta sempre in bilico dai granata. Il 2-2 finale maturato all’Adriatico-Cornacchia premia infatti il Pescara e fa terminare subito al primo turno l’avventura ai play off della squadra di Canzi. Peccato, perché l’avvio era stato dei più promettenti, con il Pontedera, seguito da 21 ultras della gradinata nord Diego Savelli, andato inaspettatamente in vantaggio dopo pochi minuti con una sfortunata autorete dell’ex Milani (palla rinviata da Mesik che gli ha sbattuto sul corpo). Lo svantaggio ha obbligato il Pescara – che aveva a disposizione due risultati su tre, vittoria e pareggio, per andare avanti - ad alzare subito il ritmo, con i granata che hanno dovuto raddoppiare l’attenzione sopratutto per chiudere i passaggi tra le linee e imprimendo alla gara l’inevitabile canovaccio, con i locali a manovrare e gli uomini di Canzi ad agire di rimessa. Vivoli non ha corso pericoli, ma con i primi due tiri e nell’arco di 4’ il Pescara ha messo in ghiaccio la qualificazione con due lampi di Cuppone. Il centravanti di casa prima ha raccolto una deviazione di Espeche su tiro di Milani e quindi ha infilato un cross rasoterra di Floriani. Un colpo da ko che ha frastornato i granata, rientrati in campo con Delpupo per Martinelli (Guidi è andato così a fare il braccetto difensivo e Benedetti è scalato in mediana), mossa effettuata per tentare di un difficile ribaltone. L’attaccante argentino ha risposto nel modo migliore piazzando sotto l’incrocio il gran destro del 2-2 che ha riacceso le illusioni e messo adrenalina ad un finale da cuori forti. Soprattutto quando Ianesi ha fallito la palla del clamoroso 2-3 facendo fare bella figura a Plizzari. Anche Vivoli ha tremato in un paio di circostanze, ma il punteggio non si è più sbloccato condannando il Pontedera. Uscito comunque a testa altissima.

Stefano Lemmi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su