Ravenna, occhio al Lentigione: "Chi ci sfida dà qualcosa in più"

Il mediano del 2001, Sare: "Siamo un gruppo affiatato per merito di Gadda. Soddisfatto della mia stagione"

16 febbraio 2024
Ravenna, occhio al Lentigione: "Chi ci sfida dà qualcosa in più"

Ravenna, occhio al Lentigione: "Chi ci sfida dà qualcosa in più"

Aziz Sare, mediano classe 2001, nato a Forlì, ma originario del Burkina Faso, è una dei cosiddetti titolari aggiunti nello scacchiere di mister Gadda (4 gare da titolare, ma 15 gettoni in totale).

Sare, some avete vissuto questa settimana senza la gara?

"L’abbiamo trascorsa come le precedenti, con lo stesso impegno e la stessa voglia, ma anche con la stessa dedizione e lo stesso entusiasmo che abbiamo sempre messo fin dall’inizio. La voglia di migliorare è sempre tanta, e tutti dimostrano quotidianamente di voler crescere per il bene della squadra".

Soddisfatto della sua stagione?

"Molto. Del resto, se penso che, fino un anno fa, ero fermo per situazioni extracalcistiche, credo proprio di dover essere contento. Senza dimenticare l’infortunio al ginocchio, che mi ha costretto lontano dai campi per diversi mesi. Rivivere le situazioni di campo e di spogliatoio, è fantastico. Così come è fantastica la squadra, il tifo e tutto il contesto. Sono proprio soddisfatto, sia di ciò che sto dando alla squadra, sia di quello che ricevo dai miei compagni e dai tifosi".

Dal punto di vista dei risultati maturati avete qualche rimpianto; si sarebbe potuto raccogliere di più in determinate circostanze?

"Escluso il derby di Forlì, se vado a ripensare al pareggio casalingo col Progresso, in un match che si poteva portare a casa, oppure alla sconfitta contro il Fanfulla, un po’ di rammarico credo ci sia. Credo però che siano cose che fanno bene. Prendiamo proprio il ko col Fanfulla e alla reazione che ha determinato la domenica successiva contro il Corticella. Rimpianti veri e proprio non direi".

Come si sta trovando con Massimo Gadda e col suo staff?

"Benissimo. D’altronde è una delle motivazioni che mi hanno spinto a scegliere Ravenna come destinazione. Sono venuto in ‘prova’, e mi ha colpito subito, prima di tutto la persona. Se siamo diventati un gruppo così affiatato, il merito è anche suo. È riuscito a trasmetterci tanto, anche a livello umano. In campo, mi sono trovato subito con lui. C’è solo da ringraziarlo, continuando a seguirlo fino alla fine. Stesso discorso per i rapporti con lo staff, a partire dal ds Grammatica".

Domenica si presenterà al Benelli il Lentigione, quali saranno le maggiori difficoltà della gara?

"Mi aspetto un match tosto perché il Lentigione è una squadra forte. Poi ce li ricordiamo all’andata, quando finì 0-0. Ma, soprattutto, adesso sappiamo che, chiunque viene a Ravenna, è stimolato a dare un qualcosa in più, perché, oltre ad affrontare la capolista, si gioca in uno stadio ‘importante’ con un avversario di blasone. Anche noi tuttavia ci faremo trovare pronti".

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