Ravenna, si fa dura. Respinto il ricorso del Forlì

Il Carpi resta a +2 sui giallorossi. Il campionato si deciderà domenica. Tirelli e compagni al ’Benelli’ contro l’Imolese. Gli emiliani riceveranno il Certaldo.

30 aprile 2024
Ravenna, si fa dura. Respinto il ricorso del Forlì

Ravenna, si fa dura. Respinto il ricorso del Forlì

Dal forza Forlì, al forza Certaldo. Ieri pomeriggi, la Corte d’appello federale ha respinto il ricorso del Forlì. C’era da aspettarselo. Il risultato del match della scorsa settimana perso 2-1 a Carpi, resta dunque quello maturato sul campo. E il Ravenna – vice capolista a -2 dalla vetta – rimane aggrappato al sogno della promozione (o dello spareggio), solo nel caso di un concatenarsi di risultati, il cui primo caposaldo diventa l’impresa che dovrebbe compiere, appunto, il Certaldo a Carpi, fermo restando il successo dei giallorossi con l’Imolese, al Benelli. Tutto, insomma, in 90’. E, tutto, un’altra volta, come accaduto nelle ultime giornate, con le gambe sul rettangolo verde, ma con la testa (e il telefonino) sui campi delle rivali.

La tenacia e la risolutezza del Forlì nel perseguire i propri diritti in chiave playoff, hanno messo un po’ di sale in un finale di stagione contraddistinto da tante situazioni gestibili meglio, a cominciare dal caso-Pistoiese, con la squadra toscana esclusa del campionato a 3 turni dalla fine e annesso annullamento dei risultati di tutta la stagione. Sarebbe servito un po’ di coraggio in più al Giudice sportivo per rendere giustizia ad un campionato obiettivamente falsato, e accogliere l’istanza del Forlì, che aveva puntato il dito contro l’utilizzo di tal Cecotti, giocatore del Carpi, reo di aver scontato il turno di squalifica, appunto, nel match contro la Pistoiese, ma di non averlo ‘recuperato’ al momento della cancellazione di tutti i risultati. Palla al centro, allora. Per l’ultima volta, prima delle sentenze definitive. Sentenze del campo. Promozione e salvezza si intrecciano.

Il Ravenna deve battere l’Imolese e sperare che il Certaldo non perda a Carpi. Se la capolista pareggia, si va allo spareggio. Se la capolista perde, i giallorossi faranno festa. Ma perché il Certaldo dovrebbe impegnarsi così tanto? I toscani sono con le spalle al muro. Per evitare la retrocessione e accedere allo spareggio, devono assolutamente vincere al ‘Cabassi’, e sperare in 2 risultati concomitanti, ovvero che il Progresso perda a Budrio contro il già retrocesso Mezzolara, e che la Sammaurese perda in casa contro il già salvo Sangiuliano City. Solo con questi risultati ‘impossibili’ verrebbe infatti riattivato il meccanismo dei playout, ovvero verrebbe ridotto a meno di 8 punti il distacco fra 13° e 16° posto, e fra 14° e 15°. Di tutto questo ne beneficerebbe in extremis anche il Borgo San Donnino, che gioca pure lui un match ‘impossibile’ ad Acquaviva contro il Victor San Marino. Fin qui, numeri e casistica. Poi c’è la questione morale. Se la Pistoiese avesse portato a termine la stagione (e non sarebbe cambiato niente, perché si può fallire e scomparire dalla geografia del calcio, anche onorando il campo nelle ultime 3-4 partite), si sarebbe arrivati allo spareggio Ravenna-Carpi. Che, forse, sarebbe stato l’epilogo più giusto.

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