Regalo di Natale, il Renate vince. Tre punti dopo 69 giorni di digiuno

Calcio Serie C, col Trento mister Colombo indovina l’assetto e Tremolada segna il gol decisivo. Secondo tempo in 10

di ROBERTO SANVITO -
24 dicembre 2023
Regalo di Natale, il Renate vince. Tre punti dopo 69 giorni di digiuno

Regalo di Natale, il Renate vince. Tre punti dopo 69 giorni di digiuno

C’è un bel regalone sotto l’albero per il Renate che dopo 69 giorni dal blitz di Vicenza e 84 dal primo (e fino a ieri sera) unico successo interno, torna a fare tre punti tutti in una volta sola. La decide Tremolada nel primo tempo, ma non è stato affatto facile per i nerazzurri, in dieci per tutta la seconda frazione di gioco. Nel frangente ordine e concentrazione hanno fatto sì che il Trento, solo su calcio da fermo, sia riuscito a mettere veramente in difficoltà Fallani. Lo ha salvato la traversa e, per una volta, la fortuna sorride al Renate. Come annunciato si rivede Anghileri dall’inizio, sua tutta la fascia destra (nel 3-5-2 di Colombo) e sua anche la fascia di capitano. C’è Currarino a centrocampo e c’è Tremolada vicino a Bianchimano. Scelta azzeccata, è lui il match-winner.

Cronaca. Due lampi nel primo tempo, entrambi di marca Renate, ma uno buono e uno cattivo. Il primo alla mezz’ora quando al primo tiro in porta che scaturisce dal primo calcio d’angolo dei nerazzurri dopo una mezz’ora piatta piatta arriva il gol di Tremolada. Dalla bandierina calcia con una buona traiettoria Esposito, Currarino colpisce in mezzo a due difensori di testa, la respinta con i guantoni di Russo è almeno rivedibile, si avventa Tremolada il cui tap-in è vincente. Il Trento si trova sotto dopo una leggera supremazia territoriale iniziale con un paio di mezzi pericoli nell’area di rigore brianzola entrambi nati da palloni spioventi dalla destra. Non c’è altro. Il secondo lampo al minuto 37 quando Bracaglia colleziona il secondo giallo e si fa espellere dal direttore di gara. Per Fallani, a parte un brutto colpo all’anca, poco lavoro.

Come poco lavoro anche nella ripresa perché il fortino eretto da Colombo a protezione della sua porta regge decisamente bene nonostante l’inferiorità numerica. Vero, il Renate rinuncia ad attaccare e a un certo punto anche all’unica punta di peso (Bianchimano) che possa tenere su il pallone, sostituito al 66’ da Sorrentino. I padroni di casa rischiano in un paio di occasioni quando Anastasia colpisce l’esterno della rete e, soprattutto, al minuto 83 quando il subentrato Pasquato da trenta metri centra in pieno la traversa con una traiettoria che solo un piede educato come il suo sa disegnare.

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