Rimini, gli obiettivi della presidente Di Salvo: "Infrastrutture e squadra, massimo impegno"

La manager si racconta: "Non si può pensare a un centro sportivo e a un nuovo stadio senza un club che dia soddisfazioni sul campo"

di DONATELLA FILIPPI -
2 gennaio 2024
Rimini, gli obiettivi della presidente Di Salvo: "Infrastrutture e squadra, massimo impegno"

Rimini, gli obiettivi della presidente Di Salvo: "Infrastrutture e squadra, massimo impegno"

Un 2023 da mandare in archivio e un 2024 carico di progetti. Sul campo e fuori dal campo. Guarda a quello che è stato, ma soprattutto a quello che sarà, la presidente del Rimini, Stefania Di Salvo.

Cosa le hanno insegnato i suoi primi cinque mesi nel mondo del calcio?

"Anche se sulla carta sono solo cinque mesi, con il nostro gruppo stiamo lavorando al progetto da molto più tempo. Conoscevo sfide e difficoltà che sarebbero potute emergere e ne ho avuto la conferma. L’impegno economico non è garanzia di risultati sul campo. Creare un gruppo con una propria mentalità vincente e ristrutturare una società calcistica è un percorso simile ad una maratona, non a uno sprint sui 100 metri".

C’è stato un momento, nei primi due mesi complicati, in cui ha pensato che la strada che aveva deciso di percorrere non fosse quella giusta?

"Ci sono stati dialogo e confronto costante. Mettersi in discussione e chiedersi regolarmente se le decisioni prese sono quelle giuste fa parte della mia personalità. Fino a quel catastrofico 16 ottobre a Pontedera i risultati sul campo non rispecchiavano minimamente il valore effettivo della rosa che sappiamo di aver rivoluzionato in brevissimo tempo. I primi due mesi sono stati complessi da gestire e siamo stati chiamati da subito a prendere decisioni importanti. Abbiamo agito con coerenza. Come spero si inizi a capire, l’acquisizione del Rimini non è frutto di un gruppo amatoriale allo sbaraglio, ma di una chiara idea di calcio che vogliamo sviluppare in questa meravigliosa città".

Il bilancio della prima parte di campionato è comunque in linea con le attese?

"Senza mezzi termini, l’attuale posizione in classifica non lo è. Le ragioni per le quali oggi stiamo disattendendo le nostre aspettative sono tante. Partendo dal susseguirsi di ritardi tecnici al momento dell’acquisizione del club, al rinnovamento voluto della rosa e un gruppo completamente nuovo che ha messo del tempo a conoscersi. Le contromisure prese a ottobre con 12 risultati utili consecutivi ci hanno permesso di risalire in classifica in maniera importante e garantirci l’accesso alla semifinale di coppa. Sono convinta che la nostra squadra abbia i mezzi per disputare un ottimo girone di ritorno mettendo le basi anche per la prossima stagione. Proveremo a trovare gli innesti giusti per rafforzare ancora di più un gruppo già forte".

C’è qualcosa che non rifarebbe e qualcosa, invece, che rifarebbe altre mille volte?

"Ex-post sarebbe troppo facile dire cosa non rifarei. Rifarei mille volte quello che forse a tanti potrebbe sembrare un errore da principiante: il rinnovo e ringiovanimento radicale della rosa. Se avessimo atteso con il rinnovamento, avremmo praticamente perso un anno. Dobbiamo essere coerenti con la nostra filosofia e sempre pronti ad assumerci le nostre responsabilità, anche prendendo decisioni impopolari".

Tipo?

"Come quelle di non puntare su un allenatore navigato o di portare la squadra a Campobasso nel momento di crisi profonda".

Stadio e centro sportivo. Ritiene ora i progetti fuori dal campo più importanti dei risultati in campo?

"Assolutamente no. L’interdipendenza tra i risultati e le infrastrutture sportive è enorme e fanno da volano reciproco. È impensabile pensare ad un centro sportivo come quello che spero realizzeremo a breve e a un nuovo stadio senza un club professionistico che dia soddisfazioni sul campo. Il nostro impegno è massimo su tutti i fronti".

Com’è cambiato, da luglio a oggi, il suo rapporto con i tifosi e con la città?

"Rimini ha preso un posto importante nel mio cuore. I tifosi e la città si sono ritrovati da un giorno all’altro con una perfetta sconosciuta alla guida della loro squadra del cuore. Da luglio faccio la spola tra Zurigo, Campobasso e Rimini e provo a essere presente anche in trasferta. Vogliamo essere vicino ai tifosi ed essere parte integrante del tessuto cittadino. Credo che il nostro impegno sia noto e apprezzato. Mi sento accolta e benvoluta dalla città e dai tifosi. Ciò mi rende felice e sempre più motivata a proseguire il percorso. Fino ad ora allo stadio ho visto le partite dalla tribuna centrale. Per il nuovo anno di poterle vedere anche dai distinti e dalla curva".

Se dovesse fissare le priorità del 2024, cosa metterebbe al primo posto?

"Un buon piazzamento in piena zona playoff e vista l’occasione, puntare su un risultato storico in coppa. Sono più che fiduciosa che nei prossimi mesi acquisiremo anche le sperate certezze riguardo alla realizzazione delle infrastrutture sportive".

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