Rimini, la notte della riscossa di Cernigoi: "Che emozione, adesso alziamo l’asticella"

Ha scelto il momento giusto l’attaccante lombardo per segnare il suo primo gol stagionale che ha regalato il secondo turno dei playoff

di DONATELLA FILIPPI -
9 maggio 2024
Rimini, la notte della riscossa di Cernigoi: "Che emozione, adesso alziamo l’asticella"

Rimini, la notte della riscossa di Cernigoi: "Che emozione, adesso alziamo l’asticella"

Quel pallone che si infila sotto le gambe di Greco, la corsa sotto la curva, il bacio alla maglia a scacchi. Quella di Gubbio è stata la notte di Iacopo Cernigoi. Che non avrebbe potuto scegliere notte migliore per rompere il digiuno lungo un’intera stagione. Un gol che scaccia i demoni e lancia il Rimini verso il secondo turno dei playoff, sabato in casa del Perugia. "Una liberazione – non può nasconderlo l’attaccante lombardo – un’emozione fortissima". Quando il pareggio, quel pari che avrebbe costretto i biancorossi fuori dai giochi, sembrava cosa scritta, è arrivato Cernigoi. "Lo aspettavo da tempo quel gol. Sono felice per me e per la squadra. I ragazzi hanno giocato una grande partita contro il Gubbio. Io sulla torta ho messo soltanto la ciliegina. È stata una bella gara, ma anche complicata. Nel primo tempo Simone (Colombi, ndr) ha fatto due belle parate che hanno sbarrato la strada ai nostri avversari. Poi nella ripresa siamo venuti fuori". Di rabbia, con voglia. "Siamo una squadra imprevedibile e questa può essere davvero la nostra forza ai playoff. La strada è bella lunga, sarà difficile, ma abbiamo dimostrato a tutti di esserci".

La festa di Cernigoi è stata quella dei compagni e dei tifosi. "Un’altra bella soddisfazione l’abbraccio dei compagni. Vederli felici mi ha dimostrato ancora una volta – dice l’attaccante – che mi vogliono bene. Che siamo un grande gruppo". E le critiche dei tifosi? "I tifosi fanno i tifosi – non ci pensa tanto su Cernigoi – e so benissimo che quando un attaccante non segna è facile si attiri addosso le critiche". Critiche svanite in un attimo a Gubbio. Alla fine, basta un gol e quando è decisivo vale il doppio. "Ho visto che c’era lo spazio per inserirsi e mi sono buttato su quel pallone – rivive quegli attimi il centravanti arrivato a Rimini la scorsa estate – A quel punto sapevo di dover tenere il pallone basso e centrare la porta. È andato tutto alla perfezione, anche con quel pizzico di fortuna che mi è mancato per tutta la stagione". In effetti è così, a ripensarci. Perché diverse volte la buona sorte non ha assistito Cernigoi. "Ma non è che abbia nemmeno avuto una marea di occasioni – sottolinea – Qualcuna importante c’è stata, ora però è anche inutile ripensarci. Mi godo questo momento e penso già alla prossima partita". Cercando di non mettere troppo in bella mostra quello che dicono i numeri nella carriera di Cernigoi.

Perché l’attaccante di Mantova nei playoff un certo fiuto lo ha sempre avuto. Cinque gol realizzati negli spareggi per la B in dieci gare giocate, tra Pescara e Crotone. "In effetti ho segnato spesso ai playoff – sembra quasi sussurrarlo l’attaccante del Rimini – Forse perché non sento troppo la pressione o anche perché le partite da dentro o fuori mi stimolano particolarmente. Non che non abbia stimoli durante tutta la stagione, ma nel momento del grande appuntamento sono pronto". E uno è già dietro l’angolo. "Siamo già con la testa alla gara con il Perugia. Ora inizia ad alzarsi l’asticella. Avremo sempre e solo un risultato su tre e siamo pronti a giocarci le nostre carte. A Perugia come a Gubbio". La strada è lunghissima, i biancorossi ci credono.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su