Rimini, Rimini, Rimini sul Pontedera. Granata, continua il momento nero

Quarta sconfitta in sette partite. Ianesi illude nel primo tempo, poi nella ripresa Morra e Lamesta puniscono Canzi

19 febbraio 2024
Rimini, Rimini, Rimini sul Pontedera. Granata, continua il momento nero

Rimini, Rimini, Rimini sul Pontedera. Granata, continua il momento nero

RIMINI

3

PONTEDERA

1

RIMINI (4-3-3): Colombi; Sala (27’ st Delcarro), Lepri (20’ st Quacquarelli), Pietrangeli, Tofanari; Megelaitis, Langella, Garetto (27’ st Leoncini); Malagrida, Morra (36’ st Ubaldi), Lamesta (36’ st Iacoponi). A disp: Colombo, De Lucci, Gorelli, Semeraro, Rosini. All. Troise.

PONTEDERA (3-4-1-2): Vivoli; Calvani, Espeche, Guidi (33’ st Cerretti); Perretta, Ignacchiti, Lombardi (21’ st Delpupo), Angori (21’ st Peli); Benedetti; Ganz (21’ st Selleri), Ianesi. A disp: Lewis, Busi, Gagliardi, Martinelli, Pretato, Ambrosini, Marrone, Provenzano, Salvadori. All. Canzi.

Arbitro: Peletti di Crema.

Marcatori: 10’ pt Ianesi (P); 4’ st Morra (R), 15’ st su rigore Morra (R), 32’ st Lamesta R).

Note: ammoniti Guidi, Malagrida; angoli 10 a 5.

PONTEDERA - Se non è crisi, di certo la quarta sconfitta nelle ultime 7 giornate richiede grandissima attenzione. Quella che a Rimini il Pontedera era riuscito a mettere in campo solo fino all’intervallo, chiuso in vantaggio nonostante un atteggiamento completamente rinunciatario, ma che la squadra di Canzi ha bruciato nella ripresa. Così è maturato il 3-1 in terra romagnola, con le reti subite che sono salite a 18 nelle ultime 6 partite, ad una media esatta di 3 ogni 90’. Decisamente troppe per una squadra in pericolosa flessione, la cui forza maggiore, in questo momento, sono i 39 punti in classifica. Se il crollo non si era materializzato già nel primo tempo il merito era stato sostanzialmente dei guizzi di due giocatori: Ianesi, autore di uno splendido gol, con un destro andato a infilarsi nell’angolo alto più lontano, e Vivoli, che non aveva fatto rimpiangere Ciocci salvando capra e cavoli in due circostanze, quando ha deviato oltre la traversa una girata aerea di Garetto (23’) e con un’uscita provvidenziale su un tiro ravvicinatissimo dello stesso centrocampista (42’). In mezzo c’era stata una scivolata di Lamesta che a porta vuota non era riuscito a deviare la palla in rete (39’). Il fortino granata aveva vacillato ma non era crollato, e la speranza, anche di quella trentina di tifosi della gradinata nord Diego Savelli arrivati fino al Romeo Neri, era che nella ripresa non solo rimanesse alta l’attenzione alla fase difensiva, ma che il Pontedera tirasse fuori la testa, sciorinando calcio fluido come più volte aveva saputo fare in passato. Invece no, niente di tutto questo. Anzi, il Rimini, ancora ferito dal 4-0 subito all’andata, ci ha impiegato un quarto d’ora per prendersi quello che già nei primi 45’ avrebbe meritato. Così, prima un destro di Morra dal limite non ha lasciato scampo a Vivoli e poi un’ingenuità di Angori (tocco di mano su cross di Malagrida) ha causato il rigore, trasformato ancora da Morra, che ha dato il via libera alla maturazione della sconfitta. Con i tre cambi arrivati a metà frazione e la gara ancora aperta, il Pontedera sembrava aver ritrovato vivacità, ma anche questa illusione è durata ben poco. Una decina di minuti dopo, infatti, la conclusione di Lamesta a difesa sbilanciata ha chiuso definitivamente una brutta serata. Stefano Lemmi

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