Sabotic, 17 minuti di paura. Il calciatore del Lentigione rianimato dopo un terribile impatto fronte contro nuca

L’ex granata è stato portato all’ospedale, poi la Tac ha tranquillizzato tutti

di DAVIDE SETTI -
5 febbraio 2024
Il calciatore del Lentigione rianimato   dopo un terribile  impatto fronte contro nuca

Il calciatore del Lentigione rianimato dopo un terribile impatto fronte contro nuca

Diciassette interminabili minuti, in cui la vita di Minel Sabotic è stata appesa a un filo. Alle 16,20, quando Lentigione-Carpi viveva l’ultimo assalto dei gialloblù reggiani in cerca del pareggio, si è temuto il peggio per il difensore montenegrino 30enne in forza Lentigione, ex Reggiana, vittima di un tremendo impatto fronte contro nuca col centrocampista Massimiliano Rossi del Carpi. Sabotic – ex del Carpi che abita proprio nella Città dei Pio – è stramazzato esanime a terra ma poi, dopo l’intervento dei soccorsi, è stato portato all’ospedale Maggiore di Parma, dove in serata è stato sottoposto a Tac che, come comunicato del Lentigione, "non ha riscontrato alcuna anomalia e il giocatore è sveglio e cosciente". Per 17 lunghi minuti però la paura è stata tanta. Dopo l’impatto i giocatori lì intorno hanno iniziato a gridare mettendosi le mani fra i capelli, perché Sabotic a terra era rimasto immobile, con gli occhi sbarrati. Immediato l’ingresso in campo dello staff medico del Lentigione, seguito subito dal dottor Giampiero Patrizi, medico sociale del Carpi, che ha preso in mano la situazione e dato il via al primo intervento sul giocatore. A breve è stato portato in campo anche il defibrillatore, del quale fortunatamente non c’è stato bisogno. Una volta applicate le piastre come da protocollo sul petto di Sabotic, infatti, è stato subito rilevato il battito cardiaco. Sono stati minuti infiniti per la fidanzata del giocatore e per i suoi famigliari, che subito si sono precipitati dietro alla porta dove era avvenuto lo scontro. Nel frattempo la prima buona notizia è stato il movimento delle gambe del giocatore, accompagnato da un applauso di tutto il pubblico delll’Immergas Arena. Poi è arrivata in campo l’ambulanza che ha soccorso il giocatore, capace poco dopo di rispondere alle domande del dottor Patrizi, ripetendo il proprio nome e cognome. Solo dopo aver capito che Sabotic si era ripreso il capitano del Lentigione Alberto Formato ha aperto il cancello laterale del campo e fatto entrare la fidanzata del difensore che si è avvicinata, venendo riconosciuta. Da lì, sotto un secondo grande appaluso collettivo, Sabotic è stato caricato in ambulanza e portato fuori dallo stadio, direzione Parma. Tanto spavento per il 29enne difensore, scappato a 4 anni con la famiglia dagli orrori della guerra a Berane, cittadina nel nord est del Montenegro, che ha vissuto gran parte dell’infanzia a Modena, giocando fra Gino Nasi e Sassuolo, poi vestendo le maglie anche di Rolo, Correggese e Reggiana prima di quella del Carpi, con cui ha giocato 62 gare in Lega Pro segnando 2 reti. Da due anni veste la maglia del Lentigione.

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