Salvezza Prato, la gara chiave è col Progresso

Dopo il ko con l’Aglianese, occorre non fallire lo scontro diretto di domenica. Gli avversari, vincendo, raggiungerebbero i biancazzurri

30 gennaio 2024
Salvezza Prato, la gara chiave è col Progresso

Salvezza Prato, la gara chiave è col Progresso

Prato inchiodato a 24 punti e in zona play out. La sconfitta incassata contro l’Aglianese, la nona di una stagione decisamente da dimenticare (purtroppo l’ennesima) dei biancazzurri ha lasciato il gruppo ora allenato da Maurizio Ridolfi alle prese con più di un grattacapo. Per fortuna (si fa per dire) non tutte le inseguitrici hanno guadagnato terreno. Il Sant’Angelo è stato sconfitto per 3-2 dalla Vigor San Marino ed è rimasto un punto dietro ai lanieri a quota 23. Avanza invece a lunghe falcate il Progresso, che dopo il successo per 1-0 sul nuovo fanalino di coda solitario Certaldo (14 punti) è salito a quota 21 e ora mette il fiato sul collo proprio alla formazione pratese. Da qui si capisce quanto sarà fondamentale la partita di domenica prossima, quando al Lungobisenzio arriverà proprio il Progresso. Uno scontro diretto salvezza a tutti gli effetti. Perdere significa veder ulteriormente accorciarsi la bassa classifica, mentre vincere potrebbe voler dire provare a mettere il naso fuori dalle sabbie mobili.

E’ vero che per il momento il Borgo San Donnino, penultimo col Mezzolara a quota 15 punti, è ancora a distanza oltre forbice (Una gara di playout non si disputa se tra le due formazioni c’è un distacco pari o superiore a 8 punti) e quindi il Prato sarebbe oggi virtualmente salvo. Ma aggrapparsi a questa ultima scialuppa di salvataggio sembra rischioso. Meglio risolvere sul campo, iniziando, appunto,a mettere in cascina risultati pesanti. Davanti al Prato hanno vinto tutte: il Fanfulla ha raggiunto quota 28 battendo la capolista Ravenna, il Sangiuliano City ha fatto lo stesso schiantando il Forlì, così come la Sammaurese, che si è imposta contro l’Imolese. La squadra più vicina, guardando verso l’alto della graduatoria, ai biancazzurri è la Pistoiese, ferma a quota 27 punti dopo il ko incassato in casa del Carpi. Meglio pensare prima di tutto a non farsi superare da chi insegue. Meglio, appunto, pensare prima di tutto a battere il Progresso. E per farlo serviranno quei gol che nelle ultime due partite sono decisamente mancati all’appello. La colpa è del reparto offensivo, in parte, e in generale di tutta la squadra che sembra aver perso fluidità e lucidità negli ultimi 30 metri. I 23 gol segnati dai biancazzurri fin qui non sono tantissimi, mentre i 30 subiti iniziano ad essere una preoccupazione. Nel frattempo proseguono gli striscioni e le scritte di contestazione, in zona Lungobisenzio, all’indirizzo del presidente Stefano Commini, cortesemente invitato a tornare a Roma per gli scarsi risultati che ha saputo "regalare" alla tifoseria.

L. M.

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