Sangiustese in festa per la salvezza: "È stata dura, ma ci siamo riusciti con merito"

Il tecnico Giandomenico: "Ho cercato di trasmettere serenità. A Montegiorgio siamo andati sotto ma non abbiamo perso la testa"

14 maggio 2024
Sangiustese in festa per la salvezza: "È stata dura, ma ci siamo riusciti con merito"

Sangiustese in festa per la salvezza: "È stata dura, ma ci siamo riusciti con merito"

"A un certo momento ho visto attorno a me anche visi preoccupati, del resto si lavorava sodo senza il conforto dei risultati. Ma ci siamo salvati". Luigi Giandomenico, allenatore della Sangiustese, festeggia la salvezza dopo la vittoria nei playout in casa del Montegiorgio e ripercorre il cammino della squadra da quando ai primi di dicembre è stato chiamato sulla panchina rossoblù. "C’è stato un periodo – ricorda – che perdevamo per un gol nei minuti di recupero o gli avversari ci pareggiavano in zona Cesarini. Sono quegli episodi che ti spingono a pensare di vivere una di quelle annate segnate".

Giandomenico, non è che il playout con Montegiorgio sia iniziato sotto la buona stella.

"Siamo andati sotto dopo pochi minuti in una partita che avremmo dovuto solo vincere. A fine primo tempo ho detto ai giocatori di rimanere tranquilli, di stare attenti a non prendere un altro gol, loro sono poi calati nella ripresa e noi siamo stati fortunati in occasione della rete della vittoria. Però nella ripresa stavamo spingendo forte creando problemi agli avversari, ritengo che il risultato sia giusto"

Qual è stato il momento più difficile della stagione?

"Quando mancavano 5-6 gare alla fine. A parte la vittoria a casa dell’Azzurra non abbiamo fatto risultati. Nella stagione abbiamo avuto tanti problemi con gli infortuni che ci hanno condizionato, ma i giocatori hanno creduto fino alla fine di centrare l’obiettivo".

Per lei è stato più difficile salvarsi o in passato vincere il campionato?

"Salvarsi. A volte però simili annate sono utili perché insegnano tantissimo e ti fanno vedere aspetti che magari passano inosservati quando ci sono i successi. Mi ha insegnato a essere paziente e a non perdere la testa, come prendere gol nel playout su rigore in una partita che c’era solo da vincere".

Voi e Monturano vi siete salvati vincendo a Montegiorgio e a Jesi. Avete annullato il vantaggio degli avversari dato dalla migliore posizione di in classifica e dal fatto di giocare in casa. È successo qualcosa di imprevedibile?

"È difficile da dire. Non so se avere due risultati su tre possa mentalmente condizionare. Noi sapevamo di dovere vincere e abbiamo impostato la gara in un certo modo. Il Monturano ha ottenuto uno straordinario risultato facendo un’impresa complicata a Jesi".

Come aveva impostato la partita della sua Sangiustese?

"Volevamo portarla fino a 120 minuti per venire fuori alla distanza. Nel primo tempo siamo però partiti un po’ troppo piano e siamo andati in svantaggio, poi c’è stata la straordinaria reazione che ci ha portato alla meritata vittoria".

Qual è stata la chiave che vi ha permesso di garantirvi la permanenza in Eccellenza?

"Ho cercato di trasmettere serenità, senza dare eccessiva pressione o ansia. Magari non so se ho dato troppa tranquillità essendo partiti davvero piano, ma avevo fiducia che ce l’avremmo fatta. E poi i ragazzi sono stati esemplari".

A proposito, resterà sulla panchina della Sangiustese anche nella prossima stagione?

"I dirigenti dovranno incontrarsi e poi eventualmente parlare con me".

Ma lei è disposto a rimanere?

"Sì, per una squadra – conclude Giandomenico – che possa fare qualcosa di importante".

Lorenzo Monachesi

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